Una confusione ben organizzata
par LucidaMente
mercoledì 19 dicembre 2012
Dopo trent’anni di silenzio, il Confusional Quartet, uno dei più validi gruppi della “new wave italiana”, ha inciso un nuovo disco, intitolato appunto “Confusional Quartet” (Hell Yeath Recording).
Verso la fine degli anni Settanta avvenne l’esplosione della New wave italiana, con varie band che si segnalarono all’attenzione del grande pubblico, soprattutto a Bologna (come i Gaznevada e gli Skiantos). Tra i gruppi che vissero quella felice e caotica età del rock nostrano ci fu anche il Confusional Quartet, nato nel 1978 dall’incontro tra quattro musicisti felsinei: Lucio Ardito (basso), Marco Bertoni (tastiera), Gianni Cuoghi (batteria), Enrico Serotti (chitarra).
Si tratta di undici brani puramente strumentali, che alternano spunti progressive a dissonanze lancinanti, con una “confusione” tra jazz, musica sperimentale, new wave e rock, che risulta particolarmente piacevole agli amanti della fusion e che, in certi passaggi, richiama alla mente i King Crimson, mostri sacri della musica rock degli anni Settanta. Tra i pezzi di Confusional Quartet segnaliamo, in particolare, FuturFunk, pubblicato anche come singolo insieme a un interessante video, in cui si raccontano, attraverso suggestive immagini, la storia della Libia, l’ascesa e la caduta del dittatore Muammar Gheddafi (cfr. Confusional Quartet – FuturFunk).
Giuseppe Licandro
(LucidaMente, anno VII, n. 84, dicembre 2012)