Un premier imbarazzato. Ed imbarazzante

par Phastidio
mercoledì 24 dicembre 2014

Imprescindibili considerazioni natalizie del nostro premier, ieri mattina a RTL 102.5. Dove si conferma che le idee sono molte, e tutte confuse e pericolose.

Renzi, come ogni rivoluzionario che si rispetti, ha deciso che il cambiamento deve essere pervasivo:

«Vanno cambiate anche le regole del gioco nelle banche. Non è possibile che non ci sia un cambio strutturale anche nelle regole delle banche mentre noi cambiamo le regole del gioco»

Cosa ciò significhi, non è chiaro. Forse che le banche devono prestare a viva forza, a vista, ad ogni richiedente? “Mi manda Renzi, aprite!”. Vai a saperlo. Di certo, visti i cambiamenti epocali che il premier sta imprimendo al paese, anche le banche dovranno fare la loro parte. Lo dicevano già Tremonti e Berlusconi, illo tempore. Ed anche Maduro e la Kirchner, se la memoria non ci inganna.

Che altro serve? Ah, si:

«Serve anche semplificazione burocratica, altrimenti è un gatto che si morde la coda (…) servono degli strumenti finanziari, dei fondi che aiutino il giovane a portare avanti la propria idea»

Beh, si, al momento i “giovani” e meno giovani li aiutiamo con il nuovo regime dei minimi, con la promessa che verrà cambiato. Almeno, così disse il premier, quello che promette burro cannoni e cannoli ma, esattamente come Fonzie non riusciva a dire “scusa”, non riesce a dire “abbiamo fatto una caxxata imperiale“. E quindi,attendete fiduciosi.

E comunque, Renzi ha un chiodo fisso in testa:

Parlando più in generale dei dati economici, il presidente del Consiglio torna sulla cifra “imbarazzante” dei “400 miliardi” di risparmi privati degli italiani: «L’Italia mette da parte i soldi perché ha paura. Ci sono più soldi fermi [sic] nel risparmio degli italiani che nel piano Juncker. Il Paese è rannicchiato ma deve riprendere a correre» (Ansa)

Capite, neghittosi italiani? I vostri risparmi sono imbarazzanti. E Renzi proprio non riesce a capire che quei risparmi non sono fermi sotto il materasso, né in contanti nelle cassette di sicurezza o sepolti nel bosco, ma sono investiti in attività produttive: depositi bancari, azioni, obbligazioni societarie. Tutti produttivi tranne quelli messi in titoli di stato. Eppure questi ultimi hanno la tassazione agevolata al 12,50%, mentre gli investimenti in attività produttive sono “rendite finanziarie pure”, e come tali vanno massacrati di tasse al magico 26%. Produttivi, vero?

Ed anche il concetto di risparmio precauzionale sfugge completamente a Renzi. Abbiamo un paese che si sta spappolando ma è solo irrazionale paura, perché ora abbiamo al comando l’uomo che farà rifiorire l’Italia. Non lo sapevate? E quindi, svelti: scendete in strada e consumate, altrimenti Renzi vi tasserà per punirvi di aver risparmiato.

E buon 2015 a tutti. Sarà l’anno in cui proseguirà l’assalto ai vostri risparmi. Perché siete “rannicchiati”. E, visto che il piano Juncker (con cui Renzi e le sue majorettes ci hanno frantumato i cabbasisi per un anno), semplicemente non esiste, sappiate che i vostri risparmi potranno tornare utili.

Preparatevi. Nel 2015, su questi schermi, lo scontro finale tra Matteo Renzi e la Realtà. Uno dei due soccomberà, in modo drammatico.

Secondo voi, chi? Ma non chiedetelo a Fabio Fazio, mi raccomando.

 

Foto: Palazzo Chigi/Flickr


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