Un politico un po’ strano. Paolo Ferrero da segretario a dipendente part time

par MJAC
giovedì 6 maggio 2010

E’ solo demagogia?

E’ una notizia molto curiosa quella di un personaggio politico che da ex operaio ha avuto nella vita un certo successo fino a diventare Segretario di un partito politico e Ministro della Repubblica, e che, improvvisamente, riprende il suo lavoro originario di impiegato negli uffici di un Assessorato regionale. Non è certo una notizia che si legge tutti i giorni.
 
Il personaggio politico è Paolo Ferrero, ex Ministro dell’ultimo governo Prodi e attualmente Segretario del Partito della Rifondazione Comunista.
 
In questi giorni è stato ospite della trasmissione televisiva "Omnibus Life", su "La 7", per partecipare a un dibattito sull’Unità d’Italia, e, sollecitato dal conduttore, ha "confessato" che il giorno precedente è stato il suo primo giorno di servizio, come impiegato part time di sesto livello, presso l’Assessorato del Personale della Regione Piemonte. Ha detto di essersi trovato bene, in un ambiente molto cordiale e che spera continui così. Ha firmato il cartellino delle presenze come tutti gli altri dipendenti e ha intenzione di stare in servizio sino alla pensione.
 
Per la verità Paolo Ferrero si trovava in aspettativa dalla Regione sin dal 1995 per dedicarsi a tempo pieno all’attività politica e se non fosse rientrato al lavoro avrebbe rischiato di perdere il posto.
 
Ma quanti sono i personaggi politici in aspettativa che, dopo avere pregustato i privilegi della carriera politica, riprendono con dignità il loro modesto lavoro d’origine?
 
E’ risaputo che il PRC non è più in Parlamento e che non gode quindi di alcun finanziamento statale. Si ha notizia, poi, che Paolo Ferrero, per non gravare sul bilancio del partito, ha deciso di tagliarsi lo stipendio. "Per me la politica non è una carriera", ha detto in sostanza a "Omnibus Life", "è una passione che richiede anche dei sacrifici. Tutti i politici dovrebbero rinunciare ai privilegi e dedicarsi ai problemi del Paese senza servirsi della politica per fare affari e arrichirsi".
 
Parole sante, che pochi, però, sono disposti ad ascoltare. Basta sfogliare i giornali o vedere la TV per rendersi conto a quale vergognoso e basso livello è precipitata la politica italiana in fatto di corruzione e di scandali di ogni genere.
 
Ma l’atteggiamento, le frasi e i gesti del Segretario del PRC sono effettivamente sentiti e sinceri, oppure è tutto pura demagogia, magari dettata dalla delusione e dall’amarezza per gli insuccessi del suo partito in questi ultimi anni?
 
Onestamente il dubbio esiste, concreto e persistente. Sarebbe bello pensare ad una "politica per passione", con meno interessi privati e più solidarietà umana, ma sarebbe come entrare in un mondo che non esiste, un mondo dei sogni.

Leggi l'articolo completo e i commenti