Un’incredibile giornata di disinformazione ad oltranza
par
martedì 10 agosto 2010
La tecnica oramai è la celebre, la più collaudata: "Video-shock".
Basta nominare questa piccola parolina bomba, un’esca che assicura scalpore, audience, link e contatti, e la curiosità che inevitabilmente si espande tra i lettori come una macchia di olio.
La prima domanda che mi sono posto è: ma i giornalisti li guardano i video? O meglio: spulciano scrupolosamente le loro fonti? Controllano e valutano ciò che pubblicano?
Iniziamo col dare un’occhiata a questi link:
Corriere: "Racket caro estinto attivo negli ospedali".
La Repubblica: "Racket delle pompe funebri video shock girato in ospedale".
Il Messaggero ed Il Mattino: "Tangenti sui funerali, videoshock sul racket dei morti in ospedale".
Il Giornale: "Caro estinto, video choc smaschera il racket: "Così medici e infermieri procuravano i clienti".
La Stampa: "Il Racket del caro estinto a Milano: filmato-denuncia."
Allora penso che non ci sia meglio da fare che visualizzare il video alla fonte, e cioè su Youtube: qui il primo video e qui il secondo, vi invito a guardarli.
Ora siccome io un’idea me la sono fatta, per essere sicuro mi vado a cercare la definizione di "racket" da wikipedia: è il termine di origine inglese che indica attività criminose finalizzate a controllare determinati settori delle attività economiche e commerciali, estorcendo intimidazione e punendo materialmente chi si rifiuta di sottostare a questo sistema.
Mentre l’ estorsione è, sempre da wikipedia: nell’ambito del diritto penale italiano l’estorsione è il reato di chi, con violenza o minaccia, costringe uno o più terzi a fare o ad omettere qualche cosa traendone un ingiusto profitto con altrui danno.
Leggendo i commenti (56 al primo video, 2 al secondo, alle 20.30 del 9/8/10) credo che tante persone si siano poste i miei stessi dubbi.
Ma dov’è il racket in questo video?
Personalmente vedo solo due persone con un camice bianco, che forse "consigliano" ma non "estorcono" un’agenzia funebre piuttosto che un’altra.
Nel primo video colui che avrebbe dovuto "rackettare", esordisce dicendo "Qui a Rozzano ce ne sono 3", ed in tutto il video tende a "consigliare" e non ad "imporre" un’agenzia funebre piuttosto che un’altra.
Nel secondo video l’addetto alla camera mortuaria si spinge un po’ oltre, accompagna il presunto parente in un’agenzia funebre ma comunque non impone la sua scelta, non fa altro che dare un’indicazione alla richiesta di un consiglio.
Che poi i due addetti all’obitorio possano essere in combutta con le pompe funebri, non è da escludere ma sicuramente non è nemmeno da avallare, in base alla visione dei due video.
Ok, è una mia opinione personale. Da ritirare anche subito, qualora ci siano delle condanne che confermino la veridicità del video-
denuncia dell’Associazione Sos Racket ed Usura, che comunque va ringraziata per la preziosa attività che svolge sul territorio.
Ma mi sorprende la superficialità, o almeno il modo univoco in cui tutta la stampa oggi abbia dato una notizia che, anche leggendo i commenti su youtube, si può notare quanto possa essere stata valutata discutibile da quella parte di lettori che, come me, non si arrende e cerca di andare sempre in fondo.