Un’idea per la spending review

par Bernardo Aiello
mercoledì 4 dicembre 2013

Nella puntata di lunedì della trasmissione televisiva Report, la strana storia della CONSIP, una società del Ministero della Economia e delle Finanze nata per centralizzare la spesa della Pubblica Amministrazione, con grandi risparmi di scala per l’erario e con drastica riduzione del coefficiente di corruzione del comparto pubblico.

Ebbene, sembrerebbe che le cose siano andate in maniera diametralmente opposta. Novella Creso all’incontrario (Creso era quello che trasformava in oro tutto quello che toccava), la CONSIP è riuscita nel non facile obiettivo di far aumentare i costi per forniture e servizi della P.A. e, sembrerebbe, di creare contemporaneamente un cartello di soggetti che, d'amore e daccordo, si spariscono la torta di pulizie di uffici, forniture di cancelleria e quant’altro. Non male!

Quale idea per la spending review da tutto ciò, si chiederà il lettore? Ebbene, semplice semplice, una idea viene fuori spontaneamente: quella di chiudere l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti della Pubblica Amministrazione. Questa Autorità si preoccupa per i contratti per lavori, forniture e servizi della Pubblica Amministrazione e perciò, escludendo i lavori, si preoccupa per intero delle forniture e dei servizi di cui si occupa la CONSIP. Visti i risultati sul campo, nessuno si lamenterà se detta Autorità non farà più parte del largo stuolo dei pubblici controllori.

Per prima cosa l’erario risparmierebbe il costo dell’antica sede in via di Ripetta a Roma. Poi risparmierebbe un congruo numero di stipendi ben sostenuti, nonché la pulizia degli uffici, la cancelleria e quant’altro, probabilmente reperito attraverso il meccanismo della CONSIP.

In tempo di vacche magre, potrebbe essere una significativa forma di risparmio, magari da utilizzare in favore dei giovani in cerca di occupazione.

Quel che, invece, non riusciremo mai a risparmiare è il costo per l’erario di trasmissioni come “Report”: ne abbiamo decisamente di bisogno!


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