Un giro turistico dentro le logge massoniche di Francia

par samuel bregolin
venerdì 30 settembre 2011

Club ecossais, ovvero club scozzese, è sotto questa insegna che si nascondono i segreti della massoneria francese. La GLDF: La Grande Loge De France, che a Dijon, in occasione delle giornate per il patrimonio culturale europeo apre i battenti ai visitatori.

Sono decine le persone che si accalcano all'ingresso, visite guidate ogni venti minuti. All'esterno tutti sono incuriositi. Risuonano sottovoce tutte le leggende legate alla massoneria.

L'attesa dura infine poco, ci fanno entrare, ci lasciano anche scattare foto, giusto i cappelli sono da togliere, prima di entrare nella sala principale: quella dove i massoni fanno le loro riunioni.

L'impatto è subito scenografico: l'occhio di Dio nel centro della parete principale, i seggi del Gran Maestro e dei suoi affiliati, un enorme pendolo metallico che immobile sovrasta lo spazio centrale della sala e tre colonne, disposte ai tre lati di un quadrato disegnato sul suolo, la domanda sorge spontanea: e il quarto angolo?

Ci viene tutto spiegato da un eccentrico signore sulla cinquantina, una sorta di grillo parlante vestito di nero, con scarponcini rigidi e un lungo impermeabile di pelle nera. A renderne ancora più affascinante la narrazione il sottofondo di una musica gotica: messa lì giusto giusto per attirare folklore.

Vengono spiegate tutte le radici dei massoni, come vengono fatti i giuramenti, cosa significano pendolo, spada, storia ed universo, in questo piccolo tempio in cui le pareti sono solo materiali, perché spiritualmente è l'universo stesso ad essere tempio.

La visita continua poi lungo una serie di corridoi che illustrano vari simboli, pergamene, foto e dipinti legati alla massoneria francese. Il pezzo più eclatante è un minuscolo stanzino oscuro, una porta disarticolata lo chiude, le pareti sono nere con apocalittiche frasi in gessetto bianco, sembrano fatte da un bambino a guardarle.

All'interno ci sono una sedia ed un tavolino, sul tavolino un finto teschio, un finto osso di animale, una pergamena antica, presumibilmente anche questa finta e una candela mezza consumata: questa sicuramente vera. E' il luogo dove i nuovi adepti alla massoneria devono passare un'ora nell'oscurità prima di fare il giuramento vero e proprio, un'ora davanti alla frase in gessetto bianco “Se tieni alle distinzioni umane, esci!”, come messaggio abbastanza chiaro.

La visita continua con una serie di spiegazioni didascaliche e popolane. Fino alla dichiarazione sui rapporti tra massoneria e strutture democratiche francesi: “Liberté, egalité, fraternité è un motto nato dalla massoneria, ora simbolo della Francia, perché in Francia non sono i comuni ad essere entrati nella massoneria ma la massoneria ad essere entrata nei comuni”.

Anche qui: didascalisco nella sua chiarezza.


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