Un futuro molto incerto per la Vinyls di Porto Torres

par Paolo Borrello
mercoledì 3 agosto 2011

Notevoli incertezze caratterizzano il futuro dello stabilimento di Porto Torres della Vinyls. Non c'è alcuna manifestazione di interesse per rilevare questo stabilimento e si avvicina la data dell'8 settembre, quando dovrà necessariamente cessare la procedura commissariale e quindi dovrà iniziare la messa in liquidazione.

E’ quanto fa sapere la Cgil al termine del “tavolo” convocato al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Vinyls di Porto Torres. “Nulla di fatto su Porto Torres”, ha dichiarato il responsabile del dipartimento Industria della Cgil Nazionale, Salvatore Barone, al termine del tavolo. “La disponibilità – ha proseguito - manifestata qualche mese fa da una grande multinazionale francese, che sappiamo essere Arkema, dopo una verifica fatta in questi giorni dal Ministero è venuta meno”. Adesso quindi, ha aggiunto il sindacalista, “c'è soltanto l'impegno del Ministero a indire un nuovo bando per vedere se ci sono altre manifestazioni di interesse per Porto Torres.

Un bando che – ha spiegato Barone - dovrebbe concludersi entro il 6 settembre, entro cioè la data improrogabile dell'8 settembre termine della procedura commissariale e dopo la quale si andrà verso la messa in liquidazione”. L'incontro, quindi, ha commentato ancora il dirigente sindacale della Cgil, “con il suo nulla di fatto conferma il disimpegno sull'intero ciclo del cloro che sembra non avere alcuna prospettiva nel paese”. Inoltre, ha precisato Barone, “al tavolo di oggi era presente l'Eni, che ha assicurato la sola disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo per affrontare i problemi dell’occupazione dentro la gradualità prevista dal progetto chimica verde di Porto Torres, dato che alla fine è previsto un incremento occupazionale”.

Disponibilità quindi dell’Eni ad affrontare il tema occupazione ma, ha concluso Barone, “si è resa indisponibile a presentare un piano di carattere industriale per dare una soluzione all'impianto Vinyls di Porto Torres. Se abbiamo giudicato positivo il suo impegno sulla chimica verde si conferma il disimpegno del gruppo energetico sul ciclo del cloro”.


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