Un disegno di legge contro la cementificazione
par Paolo Borrello
lunedì 30 luglio 2012
Nel corso dell’incontro “Costruire il futuro: difendere l'agricoltura dalla cementificazione”, il ministro delle Politiche agricole Mario Catania ha presentato un disegno di legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo di suolo, che detta principi fondamentali per la valorizzazione e la tutela dei terreni agricoli e per contenere il consumo di suolo.
Nel corso dell’incontro il ministro Catania ha dichiarato: “Ogni giorno 100 ettari di terreno vanno persi, negli ultimi 40 anni parliamo di una superficie di circa 5 milioni.
Siamo passati da un totale di aree coltivate di 18 milioni di ettari a meno di 13. Sono dati che devono farci riflettere sul fatto che il problema del consumo del suolo nel nostro Paese deve essere una priorità da affrontare e contrastare”.
In un articolo pubblicato su www.casaeclima.com, possono essere individuati i contenuti principali di quel disegno di legge.
Il disegno di legge prevede, nell'articolo 2, che con un decreto del ministro delle Politiche agricole, d'intesa con quelli dell'Ambiente e delle Infrastrutture, sia determinata l'estensione massima di superficie agricola edificabile sul territorio nazionale.
Nell'articolo 3 viene stabilito che i terreni agricoli in favore dei quali sono stati erogati aiuti di Stato o aiuti comunitari non possono avere una destinazione diversa da quella agricola per almeno 10 anni dall'ultima erogazione.
Sono previste anche misure di incentivazione per chi realizza il recupero di edifici nei nuclei abitati rurali; l'istituzione di un comitato con la funzione di monitorare il consumo di superficie agricola e il mutamento di destinazione d'uso dei terreni agricoli; l'istituzione di un registro in cui sono indicati, su richiesta, i Comuni che adottano strumenti urbanistici che non prevedono l'ampliamento delle aree edificabili; l'abrogazione della norma concernente gli oneri di urbanizzazione che permette ai comuni di “fare cassa” (in quest’ultimo caso verrebbe abrogata la disposizione che consente ai Comuni di coprire le spese correnti con le entrate derivanti dal pagamento degli oneri di urbanizzazione).
Il ministro Catania ha incontrato diverse associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente, per un confronto sul disegno di legge in questione.
Legambiente, dopo l’incontro, ha emesso un comunicato in cui sono contenute le valutazioni dell’associazioni ambientalista su quel disegno di legge.
“L'iniziativa del ministro Catania di farsi promotore di una proposta legislativa per fermare il consumo di suolo legato all'abbandono di pratiche agricole e alla cementificazione rappresenta una riforma epocale, necessaria e urgente…
Centrale, nella valutazione di Legambiente, la soppressione dell'assurda norma finanziaria che concede ai comuni di ‘fare cassa’ con il cemento, snaturando lo stesso concetto di oneri di urbanizzazione: contributi che devono essere versati esclusivamente per assicurare i servizi essenziali di nuovi insediamenti residenziali e produttivi, non certo per far quadrare i conti dei bilanci comunali.
Legambiente però mette in guardia dal rischio ‘Tela di Penelope’ che si avrebbe nel contemplare contemporaneamente la direzione di marcia proposta da Catania, e i provvedimenti che incoraggiano la speculazione immobiliare, come la proposta di legge sugli stadi, o iniziative per spingere l'acceleratore su infrastrutture autostradali spesso ridondanti, come la Brebemi in Lombardia o la nuova Tirrenica tra Lazio e Toscana: opere che non solo devastano paesaggi agrari, ma che appostano rendite di posizione su aree agricole in attesa di operatori speculativi pronti a ‘valorizzarle’ immettendole sul mercato immobiliare…”.
Concordo nel considerare il disegno di legge proposto dal ministro Catania estremamente importante e auspico che sia approvato quanto prima dal Parlamento. Le opposizioni che ostacoleranno l’approvazione di quel disegno di legge saranno certamente numerose e molto forti. Ma dovranno essere superate. Infatti contrastare la cosiddetta cementificazione è un obiettivo che dovrebbe essere ritenuto prioritario da qualunque governo, quindi anche dal governo Monti.