Un altro T-Dor, un altro anno e altre vittime della transfobia

par Flaminia P.Mancinelli
martedì 20 novembre 2012

Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale dedicate alle vittime della transfobia

Ecco, sembra ieri, ieri che eravamo in 4 gatti a celebrare il T-Dor in una città (Roma) del tutto assente alle ragioni della nostra commemorazione.

Ed è di nuovo il 20 novembre, giorno del T-Dor. 

Voler celebrare il T-Dor sembra, a noi che siamo coinvolti, ancora più inutile che voler celebrare il GayPride. Se a quest'ultimo, comunque, partecipano decine di migliaia di persone in tutt'Italia ed almeno per un giorno - grazie alla pruderie dei Mass media - la gente arriva ad esclamare: Ah, i soliti gay e “i” trans con le tette di fuori! Per il T-Dor non c'è nemmeno questa 24ore di notorietà (se di notorietà possiamo parlare...).

Dopo l'affair Marrazzo, le persone Transgender sono ricadute nell'oblio assassino. Se di loro si parla, è solo per aggiornare il numero delle/gli assassinate/i sulle pagine di cronaca.
Verrebbe da chiedere ai giornalisti che ancora fanno inchieste in questo nostro sventurato Paese: ma non vi vergognate? Non vi sentite “un pizzico” a partecipare al complotto di omertà che i Poteri Forti di questo Paese hanno creato contro le “persone diverse”?

Ma poi - ancora più incazzata - avrei voglia di chiedervi, sì a voi che mi state leggendo: diverse? Diversi? Ma da chi? da quale modello normativo? Forse dal vecchio modello binario maschio/femmina?

Quello che oggi anche gli scienziati iniziano a definire “non corrispondente alla realtà”?

Diversi lo siamo tutti”: aldilà di quello che ci hanno stampigliato sui documenti, aldilà di quello che i nostri abiti, i nostri atteggiamenti/ruoli raccontano di noi al mondo, ognuno di noi è diverso dall'altro.

E io sono stanca, davvero stanca, delle polemiche delle veterofemministe che si incazzano perché per scrivere uso un maschile impersonale...

Io non sopporto più i gay che del maschile adottano l'arroganza e il dominio patriarcale che per anni ha stuprato tanta parte delle nostre genti....

Io non le reggo più le lesbiche dure e pure che fanno le separatiste nei luoghi di cultura e poi tornano le compagne di tutti nella vita di tutti i giorni... Io non posso accettare transgender (MtoF o FtoM) che buttano la spugna di fronte all'idiozia che le circonda...

C'è il T-Dor, cominciamo a dire che è la festa di tutte/i noi.
Noi che dobbiamo imparare e studiare, e comprendere infine la ghettizzazione delle parole, il fondamentalismo delle religioni monoteiste, la dittatura della cultura, i monopoli interessati solo al business che muovono i Mass media.

T-Dor significa ricordare con amore chi è morto per amore, chi per essere in un “corpo sbagliato” è stato condannato con la stessa crudeltà che nel Medioevo bruciava le “streghe” e gli “eretici”.
Fermiamoci anche solo qualche minuto a pensare, immedesimiamoci nel dolore di altre/i, nelle loro difficoltà a esistere, osserviamo il silenzio complice che le ricopre e cancella da ogni dibattito, da ogni programma politico, da ogni talk show, da ogni battaglia civile...

E dopo il T-Dor ricominciamo a vivere, questa volta sì, in modo “DIVERSO”...


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