Un altro Addio per il Buena Vista Social Club

par Fabio Trapani
mercoledì 11 febbraio 2009

Orlando Lopez, detto per tutti una volta per tutte "El Cachaito" , bassista e anima sombra dei Buena Vista Social Club é morto lunedi, aveva 76 anni.


Il gruppo Cubano non é recentemente nuovo a questi mancamenti, avendo già perduto quattro dei suoi immensi componenti. Eterne ricorrenze o ricorrenze dell’eterno. De gustibus....

Nipote del leggendario compositore Israel Cachao Lopez, Orlando è scomparso tra le lenzuola di un vecchio ospedale della capitale cubana, in seguito a un intervento chirurgico per un cancro che pazientemente gli stava divorando i bassi intestini.

Di formazione classica, bimbo di conservatorio, ma con uno spiccato senso della follia e un’inclinazione tutt’altro che naturale per lo swing, Orlando aveva suonato nell’Orchestra Sinfonica Nazionale, ma aveva altresi nomadeggiato per altri complessi e bettole jazz di Cuba, prima di trovare casa nel Buena Vista.

Così ce (se) lo ricorda Amando Valdes, amico e compagno musicante: "E’ una perdita irreparabile per la musica cubana, lui ultimo rappresentante di una dinastia di bassisti".

L’annuncio del decesso è un nuovo colpo per Musica Cubana e Buena Vista in particolare, che durante gli ultimi sei anni solari ha visto eclissarsi quattro stelle polari.

La formazione che riuniva i musicisti dell’âge d’or della musica popolare cubana, aveva già pianto l’addio delle sue vedettes al canto: Pio Leyva nel marzo 2006 e Ibrahim Ferrer nell’ agosto 2005.



Nel luglio 2003 moriva invece il compositore Compay Segundo, e prima, nel dicembre, il pianista Ruben Gonzalez...

Nato nel 1996, il Buena Vista Social Club, il cui repertorio risale al di là del regime castrista, raggiunge la fama del quasi-classico, grazie al film documentario dell’allemando Wim Wenders. Titolo Omonimo.

I suoi membri, tutti mostri sacri della musica cubana, sono apparsi sulle scene dei cinque continenti, indimenticabile la loro apparizione alla prestigiosa Carnegie Hall di New York.

Orlando, ora è in viaggio, come il mendicante sognante di Holderlin.





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