Udienza Mediaset: Berlusconi dichiarato contumace

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lunedì 28 febbraio 2011

Come volevasi dimostrare: oggi è ripreso il processo Mediaset che vede Silvio Berlusconi imputato, ma l'impunito non si è presentato. Ironia della sorte, non avendo sollevato il legittimo impedimento, colui che teme l'occhio pubblico del giudizio, scarica la colpa sui suoi difensori: Io voglio andare, voglio sempre andare, ma sono impedito dai miei avvocati.

Intanto il legale di Papino piagne i morti e frega i vivi, quando dichiara che i giudici non gli permettono la difesa per via della lunga lista di testimoni presentata. Infatti la richiesta è stata rigettata. Ma come? Lo sanno anche le pietre che se accettassero tutti i testi (forse troppi ininfluenti?) si finirebbe per arrivare alla prescrizione: l'accusa di frode fiscale si prescriverà per il capo del Governo nel 2012.



E proprio loro che inneggiano al processo breve, al contempo le studiano tutte per allungare la brodaglia? Schizofrenia ormai lampante. Conclusione: in un modo o nell'altro, il Premier più giudicato della storia, con ben 4 procedimenti in corso, è sempre impossibilitato a presentarsi in Tribunale. L'udienza è stata rinviata in data 11 aprile, giorno in cui promette di esserci. Ci dobbiamo credere?

Niccolò ci ricorda anche la solita "persecuzione": Quattro processi a Milano per il presidente del Consiglio sono una situazione senza precedenti. Esattamente. Non si è mai un visto un Premier così sospettato di aver commesso reati, e abbiamo anche il coraggio di sottolinearlo? E allora rinfreschiamoci la memoria: il 5 marzo ci sarà udienza per i diritti tv Mediatrade . Di nuovo in aula l'11 marzo per l'ipotesi di corruzione dell'avvocato Mills.Il 6 aprile processo per prostituzione e concussione del caso Ruby.

Ghedini ha già dichiarato che in questa occassione il Cavaliere avrà impegni istituzionali. Ma allora hanno abbandonato l'idea di rivolgersi al Tribunale dei Ministri? E come mai questa virata? Comunque sia, speriamo che i prospettati "doveri" non riguardino la commemorazione del terremoto a L'Aquila, perché mi risulta che i terremotati non sarebbero così feleci di riceverlo: rischierebbe di essere rispedito in aula. Per direttissima.


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