Uccelli stesi. Andres Velez spiega le sue ragioni

par soloparolesparse
giovedì 26 febbraio 2009

Uno degli aspetti più entusiasmanti del mondo on line, dei blog ma anche dei siti di giornalismo partecipativo (e di quei pochi giornali tradizionali che si sono adeguati) è la possibilità di interagire da parte dei lettori/utenti con i commenti.

E la possibilità di commentare lascia spazio a situazioni molto interessanti.

Qualche tempo fa sul mio blog presentavo Contra el viento, l’opera di Andres Velez esposta in Colombia.

Ricorderete le polemiche che l’opera ha suscitato per il modo in cui era composta. Una serie di uccelli stesi come biancheria ad asciugare.



Il post in questione ha avuto una discreta serie di commenti, per la maggior parte accusatori nei confronti dell’autore e contrari all’esposizione dell’opera.

Tra questi commenti ne scopro però uno postato direttamente dall’artista, che ha sentito il bisogno di intervenire nel dibattito con un commento per spiegare il significato della sua opera, quello che voleva esprimere e rappresentare.

Sono naturalmente molto contento che Andres Velez abbia voltuto intervenire nel dibattito e ho ritenuto il caso di riportare per intero il suo intervento in modo che sia più evidente e chiunque possa ribattere con il proprio pensiero.

Quello che conta in questa sede è però segnalare come ancora una volta la rete dia la possibilità di scambiare opinioni e pareri, spesso anche con le persone dirate in ballo dagli argomenti espressi.
Cosa può esserci di meglio?


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