USA: sigaretta elettronica vietata nei luoghi pubblici

par Carla Mereu
mercoledì 5 marzo 2014

 
Martedi 4 marzo anche Los Angeles, dopo New York, ha vietato l'utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici, quindi nei luoghi di lavoro, nei ristoranti, nei bar, nei mezzi di trasporto, come riporta stamattina Le Monde. Il divieto riguarda anche parchi, spiagge e discoteche dove già le sigarette "normali" erano proibite, mentre rimangono estranei al divieto i club e i locali come i "narguilé club" dove già era possibile fumare, anche prima dell'arrivo delle e-cigarettes. 
 
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La sigaretta elettronica (che prevede l'inalazione di una soluzione a base liquida, vaporizzata da un atomizzatore che a sua volta è alimentato da una batteria ricaricabile) è considerata un supporto per smettere, o almeno diminuire, di fumare, o comunque un'alternativa al consumo di tabacco; si trova al centro di numerosi dibattiti sia riguardo la sua presunta nocività sia per la legislazione ancora poco chiara e diversa da paese a paese. 
 
Tra i medici illustri le teorie in merito alla minor dannosità di questo supporto rispetto alla sigaretta tradizionale sono diverse: il prof. Veronesi afferma che da studi recenti emerge che il supporto elettronico sia notevolemente meno dannoso rispetto alla assunzione di nicotina tramite combustione diretta, come avviene con la sigaretta tradizionale. Il Dr. Jonathan Fielding, direttore dei servizi sanitari di Los Angeles, afferma: "Meno dannosa non significa non dannosa". Infatti anche le e-cigarettes presenterebbero rischi per la salute di chi le utilizza. 
 
Anche per questi motivi, la legislazione in merito è controversa; seppur il settore sia particolarmente florido (negli Stati Uniti solo nel 2013 si è avuto un giro d'affari tra 1 miliardo e 1,7 miliardi di dollari), si stanno emanando diversi decreti che mirano a vietare la vendita e l'utilizzo del supporto in diverse situazioni. 
 
La regolamentazione varia da paese a paese seppur in linea di massima rimanga quasi ovunque il divieto di "svapo" (termine col quale si indica il fumare con il supporto elettronico) in luoghi pubblici e la vendita ai minori. Fanno eccezione paesi come la Danimarca, l'Austria e la Malesia dove vengono considerate dispositivi medici (al pari di cerotti e pastiglie) e sono quindi acquistabili solo sotto prescrizione medica e in rivendite autorizzate con marchio CE o presso farmacie. L'unico paese che ancora non si era pronunciato in merito era il Regno Unito, che recentemente ha anch'esso reso illegale l'acquisto e l'utilizzo dell'e-cigarettes ai minori di 18 anni, pensando di allargare questo divieto anche alle sigarette tradizionali e alla vendita di tabacco in genere. 

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