USA, Europa e Giappone in saldo? Cina e Arabia Saudita pronti all’assalto

par Francesco Rossolini
venerdì 24 ottobre 2008

 

 Uno degli effetti principali dell’attuale deprezzamento generalizzato delle quotazioni in borsa è il massiccio acquisto di azioni da parte di Paesi che dispongono di una fortissima liquidità, con a capo Cina e Arabia Saudita. L’Arabia Saudita e tutti i maggiori esportatori di petrolio dispongono di una spaventosa liquidità che verrà impiegata “brutalmente” per prendere il controllo di grandi e strategiche aziende occidentali “acquistabili” in tal modo ad una frazione del loro valore effettivo. Discorso analogo può essere fatto per la Cina il cui inarrestabile tasso di crescita e le spaventose riserve monetarie non attendono altro che le quotazioni delle Borse occidentali calino ulteriormente.

La Storia Economica, disciplina che sembra essere del tutto sconosciuta agli addetti ai lavori del sistema Bancario e Finanziario, ci insegna che ad intervalli quasi regolari (in termine di anni) il baricentro economico si sposta da una zona economica ad un’altra e non c’è nulla che si possa fare per ovviare ad una tale situazione se non cercare di ridurne gli effetti. Con la Prima Guerra mondiale la “migrazione  finanziaria” avvenne dalla vecchia Europa alla nascente e prospera potenza Americana, ora il baricentro sfugge all’ultimo baluardo Occidentale e passa ai Paesi detentori di miliardi di dollari pronti da spendere.

Ogni sforzo volto a ritardare la definitiva sconfitta dell’agonizzante sistema Occidentale si sta dimostrando e si dimostrerà del tutto inutile. L’Europa, gli Usa ed il Giappone non hanno fatto nulla per prevenire e mitigare gli effetti dell’attuale crisi economica ed ora i tardivi e scoordinati tentativi di mettere “una pezza” si dimostrano goffi ed inefficaci. Un ventennio di finanza drogata e folli spinte ai consumi basati sul debito hanno destabilizzato il sistema Occidentale e ridotto all’osso il risparmio, la maggior parte degli occidentali sono fortemente indebitati con gli istituti di credito per mutui e finanziamenti senza però disporre di riserve sufficienti necessarie al superamento di eventuali imprevisti. Sicuramente il credito è uno strumento essenziale per il buon andamento di uno Stato avanzato ma un abuso di tale strumento porta, come si è visto, a conseguenze drammatiche e durature.

La Storia ha trovato, ancora una volta, impreparato il Mondo Occidentale che cerca di arrampicarsi sugli specchi per arrestare una crisi che non comprende e che gli è assolutamente sfuggita di mano. Un cambiamento irreversibile è in atto e gli Stati Occidentali sono al riguardo nulla più che attoniti spettatori passivi. 


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