USA: Byron, San Onofre e le altre. Brutte notizie dalle centrali nucleari

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martedì 14 febbraio 2012

La Nuclear Regulatory Commission ha dato il via libera alla costruzione di due centrali nucleari in Georgia. Se ne occuperà la Southern Co., che ha deciso di investire 14 miliardi di dollari, di cui 8,3 miliardi provenienti da un prestito federale. Le due centrali dovrebbero essere operative nel 2016 e nel 2017. La NRC non autorizzava nuove centrali dal 1978. Proprio nei giorni in cui gli americani hanno non pochi problemi con quelle vecchie.

Il 31 gennaio la società elettrica Exelon – il maggior operatore di energia nucleare negli Stati Uniti – ha diffuso un comunicato in cui segnalava un “evento inusuale” nell'impianto di Byron (Illinois, ca. 100 km da Chicago). Si trattava di una nuvola di vapore, precauzionalmente rilasciata da una valvola di sicurezza, contenente una modesta quantità di trizio. La società concludeva rassicurando che non vi sarebbe stato alcun impatto sulla salute dei lavoratori e della comunità locale.

 

Lo stesso giorno, anche la centrale nucleare di San Onofre (California) ha rilevato una possibile perdita di vapore da un tubo. Cosa è successo di preciso è spiegato qui. Il portavoce della NRC, Viktor Dricks, ha parlato di una piccola quantità di radiazioni che potrebbe essere sfuggita nell'atmosfera.

Anche il gestore dell'impianto si è mantenuto sulla stessa linea, sottolineando che in ogni caso non ci sono problemi per la salute umana. Esattamente ciò che le società ripetono ogni volta che un incidente si verifica. A proposito, sapete chi è questo gestore? Proprio la Southern Co. di cui sopra.

L'evento è stato causato dalla rottura di un tubo, ma nell'impianto di San Onofre sono centinaia i tubi ad avere problemi, e quello che ha generato l'allarme avrebbe subito un inconveniente molto significativoDulcis in fundoun operaio è anche caduto in una piscina rifornimento di carburante, col rischio concreto di aver ingerito acqua radioattiva.

Due episodi che confermano il già precario stato di salute delle centrali d'oltreoceano. Sappiamo che il 75% di esse – rectius: tra quelle sottoposte a tale indagine, perché alcune hanno rifiutato l'ispezione - ha registrato perdite di trizio. Le compagnie si giustificano affermando che tali modeste quantità non hanno effetti sull'uomo o sull'ambiente, come nel caso di Three Mile Island, ma non poche evidenze scientifiche smentiscono cotanto ottimismo (qui qui). In alcune zone, come in prossimità dei Grandi Laghi, le falde acquifere presentano già tracce di inquinamento. E non vanno poi dimenticati gli altri rischi, sia sismici che idrogeologici, a cui le centrali sono sottoposte. Si veda quiquiquiquiquiqui.

Nonostante ciò la NRC non ha mai rifiutato il rinnovo di una licenza per il funzionamento di una centrale. Si tratta di un procedimento meramente formale, senza alcun obbligo di verifica circa la sicurezza degli impianti. Questo articolo su Rolling Stone prova a spiegarne il motivo affermando che la commissione è controllata dalle stesse lobby nucleariste che in teoria sarebbe chiamata a controllare. In proposito vale la pena leggere questo intervento di Ed Markey, membro del Congresso USA. Non va dimenticato, infine, che dal 2003 Exelon ha finanziato con 227.000 dollari le vittoriose campagne del presidente Obama, sia in Senato che alla Casa Bianca.

Come riporta questa analisi della AP, le centrali nucleari non sono fondamentalmente più immuni al tempo e all'usura rispetto a beni ordinari come case o automobili o case: i metalli arrugginiscono, il cemento si sgretola, la vernice si stacca. La differenza è che i componenti di una centrale non possono essere sostituiti altrettanto facilmente di un fanale o una finestra. Anche un banale deterioramento in un reattore può comportare gravi conseguenze.

Quasi tutti i reattori in uso negli USA sono Lwr (reattori ad acqua leggera) di seconda generazione come quello di Fukushima Daiichi, e 23 sono addirittura identici a quest'ultimo - tutti di General Electric. Nei primi anni di sviluppo dell'energia atomica, tra gli scienziati c'era una forte concorrenza alla ricerca del modello più economico e versatile.

Questo perché anche una piccola variazione nell'adattamento di un modello avrebbe comportato costi elevati. La ragione per cui si è privilegiato il Lwr non è legata ad un maggior grado di sicurezza e affidabilità dello stesso, bensì al fatto che era il modello scelto per i sottomarini nucleari. La necessità di impiegare la tecnologia nucleare anche a scopi militari oltre a quelli civili, ha fatto sì che questi si adattassero a quelli.

Tuttavia dagli Stati Uniti non arrivano solo notizie preoccupanti.

Mentre in Georgia si costruiranno due nuove centrali, in California è stato proposto un referendum per chiudere tutti i reattori in funzione nello Stato, ma sarà necessario raccogliere 504.760 firme entro il 16 aprile. Difficile, ma l'iniziativa è guidata da qualcuno che già in passato ha ottenuto la chiusura di una centrale attraverso un'iniziativa elettorale. Si veda quiqui qui.


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