Tutti contenti della sentenza sull’accordo di Pomigliano?

par Paolo Borrello
lunedì 18 luglio 2011

L'intesa siglata da Fiat e sindacati, Fiom esclusa, per lo stabilimento di Pomigliano è valida, tuttavia la condotta del Lingotto è antisindacale perché punta a estromettere la Fiom.

Si è chiusa così, davanti al giudice del lavoro di Torino, Vincenzo Ciocchetti, il contenzioso tra la Fiat e i metalmeccanici della Cgil sulla newco creata a Pomigliano, dove l'azienda ha investito 700 milioni di euro per la produzione della Panda che comincerà in autunno. Il Tribunale ha respinto il ricorso presentato dalla Fiom diretto ad ottenere la declatoria di illegittimità del contratto collettivo di primo livello stipulato il 29 dicembre 2010 e quello aziendale di secondo livello del 17 febbraio scorso, ma anche dichiarato antisindacale il comportamento del Lingotto disponendo che i rappresentanti dei lavoratori che non hanno sottoscritto l'intesa siano comunque ammessi nello stabilimento.

Soddisfatta la Fiom secondo cui la sentenza “restituisce agibilità sindacale” ai propri delegati, mentre la Fiat da un lato, attraverso i suoi legali, fa sapere che impugnerà la dichiarazione di condotta antisindacale, e dall'altro, con un portavoce annuncia che procederà “ad un accurato esame del provvedimento per valutare l'impatto delle decisioni del giudice sulla praticabilità dei piani di investimento annunciati”. “La prima parte della sentenza è motivo di grande soddisfazione – ha commentato l'avvocato del Lingotto, Raffaele De Luca Tamajo - perchè viene riconosciuta la legittimità di tutti gli accordi realizzati da un anno a questa parte a Pomigliano”. “La seconda parte della sentenza, invece - aggiunge - ci lascia perplessi”.

Soddisfazione viene invece espressa dai sindacati, sia dalla Fiom che dalle sigle che hanno firmato l'intesa. “La Fiat è stata condannata per comportamento antisindacale – ha rilevato il leader della Fiom, Maurizio Landini - e questo è un fatto significativo. da tempo avevamo detto che l'estromissione della Fiom dagli stabilimenti Fiat era illegittima e adesso, dopo la sentenza, valuteremo se avviare cause individuali dei singoli lavoratori in merito all'articolo n. 2112 del codice civile”. “Ci volevano escludere per accordo e noi siamo entrati per diritto - aggiunge il responsabile auto del sindacato, Giorgio Airaudo - ora anche i lavoratori che hanno votato contro l'intesa potranno avere la loro rappresentanza sindacale”. Nessun commento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso alla sentenza del tribunale di Torino sul ricorso Fiom all'accordo di Pomigliano. “Noi non commentiamo”, si è limitata a far dire da uno dei suoi collaboratori il segretario generale ai giornalisti che avevano atteso che Camusso concludesse la sua partecipazione ad un dibattito alla festa dei giovani della Cgil.

Mentre era seduta sul palco Susanna Camusso era stata informata della sentenza di Torino dai suoi collaboratori che le hanno comunicato le notizie di agenzia. Hanno commentato la sentenza invece sia Bonanni che Angeletti. “Se l'accordo è legittimo, è legittimo e basta. La Fiom aveva detto che l'accordo non era legittimo, e quindi è stata sconfitta. Una sentenza positiva”. Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni ha commentato la decisione del giudice del lavoro di Torino. Per Bonanni, “il ripristino dei diritti sindacali per la Fiom era conseguenza del fatto che la Fiom si era esclusa da sola”. “Siamo soddisfatti, il giudice ha riconosciuto che abbiamo fatto un buon accordo per salvare la prospettiva di uno stabilimento e difendere l'occupazione”. Questo il commento del segretario della Uil, Luigi Angeletti. “Non abbiamo violato – ha aggiunto Angeletti - nessun diritto di nessuno, e quindi non possiamo che essere soddisfatti di una sentenza che riconosce che le litanie su un accordo illegittimo che calpestava i diritti era solo una montatura”.


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