Tunisia, condannato a quattro anni ateo gay per profanazione del Corano

par UAAR - A ragion veduta
venerdì 13 aprile 2012

È la pena inflitta in prima istanza dal tribunale di Medenine a Ramzi Absha, un venticinquenne che sarebbe gay e ateo dichiarato.

 

Condannato a quattro anni per aver profonato il Corano, nella città di Ben Guerdane in Tunisia. Ramzi Absha, un venticinquenne che sarebbe gay e ateo dichiarato, ha strappato alcune pagine del testo sacro islamico, gettandole nei gabinetti di alcune moschee. E, una volta scoperto, ha detto che il suo gesto era motivato dall’omofobia che pervade l’islam. 

Secondo l’avvocato
, Abdel Nasser Aouini, la condanna è ingiusta perché il giovane soffrirebbe di “una malattia mentale”, cosa di cui la corte avrebbe dovuto tenere conto.

È recente la condanna in Tunisia di due blogger atei a sette anni e mezzo di prigione per offesa al profeta Maometto, poiché hanno espresso su internet le loro critiche sulla religione. Segno che, nonostante la primavera araba e la caduta di Ben Ali, il nuovo corso inaugurato dal partito islamico Ennahdha risente ancora dell’influenza dell’integralismo religioso.


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