Tremonti prossimo Presidente della Repubblica?

par Alfredo d’Ecclesia
martedì 10 maggio 2011

Secondo indiscrezioni riportate da Affariitaliani.it ci sarebbe già un nuovo patto patto tra Berlusconi e Bossi, nel 2013 quando finirà il mandato di Giorgio Napolitano, il Premier dovrebbe essere il candidato al Quirinale e Tremonti dovrebbe essere il Premier.
Di questo patto dovrebbe esserci un documenti scritto, l’incontro è avvenuto a febbraio, erano presenti Berlusconi, Bossi e Tremonti, in quella occasione si parlò anche della ricandidatura della Moratti e di Matteo Salvini come vice e del Ministero dell’economia da affidare alla Lega nella prossima legislatura, fino al fedelissimo di Bossi: Giorgetti. Questo sempre se la legislatura vada a buon fine e questo punto si è parlato anche di un eventuale fusione dei due partiti dell’amore.
Anche perché la Lega a quel punto non avrebbe più ragione di esistere. Il paese l’ha frantumato, le poltrone le ha occupate e le occuperà a tutti i livelli, ha il suo uomo di fiducia come Premier e quindi potrebbero cogliere l’occasione al volo per sciogliersi ed evitare eventuali conflitti con la propria base.
Che campagna elettorale ci aspetta?
La solita, giudici comunisti, Fini traditore, Casini vecchia Repubblica, comunisti che vogliono mettere le tasse e attentare alla libertà… Il Premier sa che si garantirebbe a vita perché dopo la Presidenza della Repubblica sarebbe Senatore a vita e quindi sarebbe pronto a denunciare per sempre tutti quelli che vogliono mettersi d’intralcio ai suoi umori.
La notizia comunque gira nei salotti politici, secondo il Presidente della camera Fini Berlusconi non sarà mai Presidente della Repubblica, intervistato da Lucia Annunziata ha dichiarato: ”Sono convinto che Berlusconi non sarà mai Presidente della Repubblica perché non avrà mai la maggioranza del prossimo Parlamento. Potrà inventarsi qualsiasi cosa, dalla modifica della legge elettorale al sostegno dei disponibili o responsabili, ma non ci riuscirà”.
Pier Luigi Bersani invece, in un intervista al “Mattino” ha dichiarato: ”Io non voglio sante alleanze difensive, come dice Casini. Ma avverto: attenzione, se Berlusconi fa il presidente della Repubblica, io non rincorro lui ma chi è stato schizzinoso.il Pd ha il diritto-dovere di presentare un progetto agli italiani. Da discutere innanzitutto con il centrosinistra ma lanciando anche un appello al confronto alle forze moderate in nome della ricostruzione del Paese. Nessuno tiri la giacca al Pd ma dica cosa propone. Senza ignorare che, con questa legge elettorale, chi prendera' il 35, 36 per cento e dunque un voto in piu' alla Camera, eleggerà il presidente della Repubblica. Teniamone conto, prima di fare gli schizzinosi in tema di larghe convergenze. Il Paese - aggiunge Bersani - sta andando avanti con il pilota automatico, senza un governo che intervenga ed io ad industriali e forze sociali dico che abbiamo proposte sulle quali siamo pronti ad un confronto. Per far crescere la fiducia nella possibilita' di un'alternativa. Parlando del rimpasto,Bersani afferma: “Quello che ha denunciato il presidente della Repubblica, detto in parole povere, e' il famoso ribaltone, il teatrino della politica, portato all'eccesso, contro cui Berlusconi si e' sempre scagliato. Non so fin quando gli elettori leghisti berranno le leggende che gli raccontano nelle valli”.

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