Tragiche conseguenze dell’incontro tra allievi indisciplinati e docenti deboli

par Francesco Rossolini
lunedì 23 febbraio 2009

Non è una novità che molti studenti di oggi nel periodo di frequentazione delle scuole secondarie di primo e secondo grado denotino molta insofferenza alle regole, indisciplina, poca attenzione e una buona dose di strafottenza.

A queste pessime attitudini degli adolescenti del nostro tempo, determinate spesso da famiglie poco presenti se non del tutto assenti e dai deliranti modelli che i mass media esaltano, è chiamata a frapporsi la bistrattata e sottopagata categoria dei docenti.

Premesso ciò si comprenderà come l’insegnamento non sia la più ambita delle professioni e fatto salvo di quei professori, per fortuna ancora inspiegabilmente numerosi, dediti all’insegnamento per passione, competenti ed autorevoli che non si crucciano più di tanto degli stipendi ridicoli che si percepiscono nel Bel Paese e che permettono alla scuola italiana di tirare avanti nonostante tutto, c’è una discreta fetta di insegnanti inadeguati e non tanto per mancanza di conoscenze ma per l’incapacità di mantenere la disciplina.

 

L’insegnamento è una professione estremamente difficile e se per tenere una buona lezione a livello post diploma, universitario e post universitario è “sufficiente” disporre di una profonda cultura, padronanza della disciplina e di ottime doti comunicative, per insegnare nelle scuole secondarie di secondo grado occorre possedere anche assoluta fermezza, autorevolezza e coerenza. È necessario conquistare la stima e la fiducia dei ragazzi e pretendere rispetto ed impegno.

Trenta adolescenti confusi possono essere ingestibili se non si dispone di tutte le doti sopra menzionate e nel momento in cui un docente dovesse dimostrare di non avere l’assoluto controllo della situazione per lui sarebbe la fine.

Un professore inadeguato è un pericolo per i suoi studenti oltre che per se stesso, il recente fatto di cronaca del docente di Religione esasperato fino alla “follia” sia di monito. 

Ebbene i giovani d’oggi sono molto problematici e l’insegnamento è una professione difficilissima oltre che cruciale, se non vogliamo che il sistema Scuola tracolli sarà il caso di prendere esempio da paesi come la Svezia dove solo i migliori possono aspirare all’insegnamento e dove sono retribuiti da migliori. 

In Italia capita invece che molti degli insegnanti più bravi, costretti dalla pochezza di mezzi, lascino la scuola per passare a posizioni meglio retribuite. 


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