Tra patacche e polpette, la fine dei paradisi fiscali?

par alessandro tantussi
martedì 28 settembre 2010

Dai ministri di Santa Lucia e dagli avvocati di Vicenza un duro colpo alle società offshore 

Di questa vicenda della casa di Montecarlo, che alcuni appassiona ed altri indegna, rallegriamoci tutti almeno per quello che di positivo sicuramente resterà. 

Le rivelazioni circa la proprietà dell'immobile, vere o false che siano, che le si giudichi frutto inquinato dell'attività deviata dei servizi segreti o spontanee dichiarazioni di persone per bene, che le si definisca ''patacche'' e ''polpette avvelenate'' o ''verità provate'', che arrivino da destra o da manca, a qualcosa sono servite. 

Tutta questa storia incrina il muro di omertà eretto dalle società offshore e la sicurezza dei capitali illecitamente occultati nei cosiddetti ''paradisi fiscali''. Queste società sono da tempo nel mirino della comunità finanziaria internazionale e vengono, giustamente, ritenute le casseforti della criminalità ed una delle risorse di cui si è avvalsa la speculazione che ha favorito le crisi finanziarie mondiali. 

Da oggi l'esportazione illegale del denaro, l'occultamento al fisco ed il lavaggio dei fondi sporchi diventano meno sicuri, i ministri delle finanze del G8 non avrebbero potuto far meglio. 

I paradisi fiscali rischiano di diventare un inferno. 


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