Torna alta la tensione tra Italia e Romania. Sotto accusa una canzone sui romeni in onda ne "Lo zoo di 105"

par Sergio Bagnoli
martedì 22 novembre 2011

" Questi clichè negativi contro i miei compatrioti sono inaccettabili e suscettibili di generare razzismo", questa la dura protesta del Ministro degli Esteri romeno Baconschi


 

“Pur trattandosi di una parodia, questi cliché negativi nei confronti dei miei compatrioti immigrati in Italia rappresentano una generalizzazione ingiustificata e sono fermamente da condannare perché incitano al razzismo, malattia molto pericolosa cui, purtroppo, quando si tratta di denigrare la Romania ed i romeni, il popolo italiano è assai incline": non ha mezzi termini il Ministro degli Esteri Teodor Baconschi a stigmatizzare in maniera veemente la scelta di uno dei maggiori network italiani, Radio 105, di diffondere a partire da domani nell'etere la canzone pseudo-satirica di "Zlatan Lo Zingaro", pseudonimo del comico lombardo Alan Caligiuri dal titolo "Faccio un macello" nel quale si racconta di un romeno immigrato in Italia solamente per rubare, stuprare, uccidere e sfidare in conflitti a fuoco la Polizia.

All'interno del brano la Romania viene scherzosamente definita Zingaria cioè Terra degli Zingari o dei Rom. Diffusa all'interno della trasmissione satirica "Lo Zoo di Radio 105", la canzone, che tutte le associazioni di immigrati romeni in Italia definiscono "demenziale e criminogena", ha avuto su Internet un successo insperato: già più di dodicimila contati in tutt'Italia per il sito che la diffonde. Il successo di "Faccio un bordello" si sta diffondendo pure all'estero in quelle nazioni slave e balcaniche come Croazia, Montenegro ed Albania dove forte è l'influenza dei mass-media della Penisola. I romeni, con in testa l'Ambasciata di Roma e le Associazioni culturali che ne rappresentano la diaspora in Italia pretendono che Rete 105 blocchi la diffusione del brano mentre gran parte degli immigrati del paese danubiano nel nostro Paese si dichiarano profondamente offesi. In Romania la notizia della diffusione di tale brano definito da tutti "satirico ma xenofobo" è finita sulle prime pagine di tutti i maggiori quotidiani e nei titoli d'apertura dei principali telegiornali sia della Televisione pubblica che di quelle private.

L'esecrezione in Romania è stata talmente grande che pure alcuni politici, che per i rispettivi partiti d'appartenenza si occupano di diaspora come il Liberal- democratico William Branza od il Socialdemocratico Cristian Rizea hanno invitato Radio 105 ad evitare di mandare in onda "Faccio un Bordello", minacciando in caso contrario ritorsioni. Il Partito dell'identità romena, invece, già ha provveduto a denunciare Alan Caligiuri, ovvero Zlatan lo Zingaro, per violazione della Legge Mancino sulla discriminazione razziale. Anche alcuni politici italiani, come il Consigliere comunale di Roma per i rapporti con l'Unione europea Federico Rocca del Pdl si è associato alla richiesta rivolta all'emittente radiofonica per scongiurarla dal provocare ulteriori guai.

Alan Caligiuri, di famiglia meridionale ma nato e cresciuto a Giussano nel milanese, terra leghista sin nel midollo, oggi chiede scusa ai romeni e spergiura di non aver avuto intenzione di offendere nessuno ma di aver voluto far solo della satira. Aggiunge però spalleggiato dalla Rete d'appartenenza: "Sono comunque sorpreso dalla mancanza di spirito dei romeni in Italia che si sono offesi per una parodia mentre altre categorie, quali gli immigrati africani o gli omosessuali nulla hanno obbiettato quando si è trattato di canzonarli. La Romania ed i romeni però si mettano il cuore in pace: Zlatan lo Zingaro non morirà". A Bucarest però non la pensano così e molti politici, anche con finalità elettorali in vista delle elezioni presidenziali dell'anno prossimo sottovoce confidano: "Recentemente il Presidente della Repubblica italiana Napolitano, con un passato da comunista che approvò il bagno di sangue dell'Armata Rossa a Budapest, ci assicurava che gli attacchi sui mass-media italiani contro i romeni erano cessati. Poi a Savona si pubblicò un libro, "Mamma vado a vivere in Italia" che presentava per ogni nazionalità di immigrati in Italia una figura positiva di soggetto bene integrato mentre i Romeni venivano dipinti sotto le sembianze di una prostituta. Oggi ecco che Radio 105 ci dipinge in una canzone satirica come un popolo di delinquenti e zingari. Tutto ciò alla faccia delle dichiarazioni distensive di Napolitano che, si vede, mentiva sapendo di mentire".

La tensione tra Italiani e romeni è tornata alta proprio mentre il Governo di Bucarest ha in animo di interessare della vicenda il neo- premier italiano Monti.


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