Torino: “Sì al burqa in pubblico, è espressione religiosa”

par UAAR - A ragion veduta
giovedì 14 giugno 2012

La Pro­cu­ra di To­ri­no ha ar­chi­via­to il caso di una don­na di Chi­vas­so, di re­li­gio­ne isla­mi­ca, che cir­co­la­va con il bur­qa ri­co­no­scen­do un’ec­ce­zio­ne re­li­gio­sa. Un cit­ta­di­no ave­va in­via­to una se­rie di espo­sti de­nun­cian­do il fat­to.

Ma il pm Pao­lo Bor­gna ha la­scia­to ca­de­re la que­stio­ne so­ste­nen­do che non si può ap­pli­ca­re la leg­ge Rea­le, che vie­ta a qua­lun­que al­tro cit­ta­di­no di co­pri­re il vol­to, per­ché in que­sto caso si trat­ta di una ma­ni­fe­sta­zio­ne del cre­do re­li­gio­so. Se­con­do il pro­cu­ra­to­re in­fat­ti in­dos­sa­re quel velo sa­reb­be “in os­se­quio, se­con­do un’in­ter­pre­ta­zio­ne dif­fu­sa, ai prin­ci­pi del­la re­li­gio­ne isla­mi­ca”. 

Va in­fat­ti ri­co­no­sciu­to il di­rit­to, san­ci­to dal­la Co­sti­tu­zio­ne, di “ma­ni­fe­sta­re in qual­sia­si for­ma, an­che at­tra­ver­so la pro­pria im­ma­gi­ne este­rio­re, la pro­pria fede e la pro­pria ap­par­te­nen­za re­li­gio­sa”. An­che per­ché la don­na mo­stra­va co­mun­que il vol­to quan­do le ve­ni­va ri­chie­sto di iden­ti­fi­car­si e in ospe­da­le.

Il tema del velo in­te­gra­le è mol­to con­tro­ver­so e se ne di­bat­te an­che tra i lai­ci. Tant’è che sia a de­stra sia a si­ni­stra si so­stie­ne la le­git­ti­mità dell’ec­ce­zio­ne re­li­gio­sa. Re­sta da chie­der­si però se sia op­por­tu­no con­ce­de­re si­ste­ma­ti­ca­men­te del­le ec­ce­zio­ni a leg­gi per il solo fat­to di ave­re una giu­sti­fi­ca­zio­ne re­li­gio­sa.

Il ri­schio è in­fat­ti quel­lo di apri­re del­le vo­ra­gi­ni nell’or­di­na­men­to, per­met­ten­do il con­so­li­dar­si an­che in Ita­lia di un co­mu­ni­ta­ri­smo di stam­po con­fes­sio­na­li­sta. Ri­ve­la­to­si pro­ble­ma­ti­co e fal­li­men­ta­re in pae­si come la Gran Bre­ta­gna, con gra­vi vio­la­zio­ni dei di­rit­ti e del­le li­bertà so­prat­tut­to di don­ne e bam­bi­ni.


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