The Kitchen : 32 buoni motivi per essere cittadini del mondo e non semplici cittadini

par Serena B.
giovedì 8 ottobre 2009

Avete mai pensato a quante persone ci sono a lavoro nella cucina di un grande ristorante? E avete mai pensato che oltre al lavoro, che certamente le accomuna, queste persone, diciamo pure una trentina, potrebbero non avere null’altro in comune? Ma avete mai pensato di seguire una loro giornata di lavoro, in maniera pinteriana senza mai abbandonare quella stanza?

A me non è capitato, e probabilmente a voi nemmeno, ma al Cavaliere/drammaturgo Arnold Wesker sì, e dalla sua immaginazione è nata l’opera “The Kitchen”.

Massimo Chiesa (http://www.thekitchencompany.it/) questa cucina – mondo la porta a teatro, 32 attori, etnie diverse a confronto, ciò che dal testo e dalla messa in scena viene raccontato trova spazio nella cronaca di tutti i giorni, il razzismo, la sicurezza sul lavoro, le avances sessuali non richieste, l’incapacità di sognare, la falsa speranza di un futuro migliore e la certezza di un futuro peggiore, il bene e il male, la pace e la guerra.

In un clima di respingimenti, precariato, tolleranza zero, sfiducia e tanta immancabile e inesauribile speranza questa pieces è quanto mai attuale, Chiesa ha voluto restituire al pubblico l’opera senza cambiamenti né tagli: “The Kitchen è perfetta così com’è , da quando è stata scrtta ad oggi, mai c’è stato un periodo più giusto, in Italia, per metterlo in scena”.

Massimo Chiesa e la sua TKC (The Kitchen Company) sono in scena al Teatro Italia di Roma (http://www.teatroitalia.info/) dal 6 ottobre e proseguiranno fino all’1 novembre.


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