Terremoto in Abruzzo: era prevedibile?

par Emilia Urso Anfuso
lunedì 6 aprile 2009

L’allarme, qualcuno lo aveva dato. Dopo mesi di piccole scosse sismiche - non più forti di 3.0 - che avevano comunque provocato spavento fra i cittadini e qualche malore, conseguente alla stessa paura.

 

Un ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, Giampaolo Giuliani, circa quindici giorni fa, aveva predetto la calamità incombente, ma non solo non è stato ascoltato: è stato denunciato per "procurato allarme".

Lo stesso Bertolaso, relativamente le dichiarazioni sull’imminente catastrofe ad opera di Giuliani, ha confermato che non esiste alcun modo di prevenire un sisma di tali proporzioni, e che questo è alla base del mancato allerta preventivo alla popolazione e la conseguente denuncia al ricercatore.

Giuliani, intervistato, pone ombre e dubbi sul fatto che lo si sia così prontamente messo a tacere. Dichiara che un terremoto è sicuramente prevedibile, oltre che monitorabile. E sbottonandosi un po’ di più, dichiara: «Figuriamoci se Boschi e Bertolaso, ascoltano qualcuno. Figuriamoci."

E perchè Boschi - Presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia - e Bertolaso non dovrebbero dar retta?

Boschi ha dichiarato stamane, confermado le parole di Bertolaso, che non è scientificamente possibile prevedere un terremoto e la conseguente entità, ricordando peraltro, che nel 2002, dopo il terremoto di S. Giuliano di Puglia, il Governo istituì una commissione con lo scopo di individuare le zone a maggior rischio sismico in Italia.

Grazie a questa commissione, è stato possibile creare una mappa delle zone a più alto rischio sismico, e l’Aquila appare in testa.

Le soluzioni? Opere edili che consentano agli edifici di sostenere le scosse.

Ma ad oggi, questi lavori non hanno mai visto inizio.

I dubbi si susseguono: le dichiarazioni di Boschi e Bertolaso, sono dovute alla realtà dei fatti, che non concretizza opere di ristrutturazione antisismica sui territori dichiarati ad alto rischio?

Oppure è reale il fatto che nessuna tecnologia e parametro scientifico, ad oggi, possa prevenire un terremoto?

Dovendo in ogni caso affidarsi ai Garanti della nostra incolumità, non essendo edotti più di tanto su sismi, scosse, e vulcanologia, non resta altro da fare che prender per buone queste dichiarazioni.

Ma in molti di noi, il dubbio che una maggiore attenzione e lettura di certi parametri, possa preventivare un evento tellurico di proporzioni tragiche, permane.

La verità, come dicono alcuni, non la sapremo. Mai.
 


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