Taranto: tumori in aumento fino al 100%. Il ministro Balduzzi comunica i dati sull’Ilva

par luca
lunedì 22 ottobre 2012

Il ministro Balduzzi detta i dati sull’aumento delle patologie a Taranto e in molti ciò non crea sorpresa.

Dati allarmanti, dati di aumento di morte nella popolazione. Eccone alcuni: più del 100% per il mesotelioma e per i tumori maligni del rene e delle altre vie urinarie (escluso la vescica), superiore al 30% per il tumore alla vescica e per i tumori della testa e del collo, del 40% del tumore maligno del fegato, del 60% per il linfoma non Hodgkin.

Donne a Taranto, ecco i dati aggiornati del Ministro Balduzzi: l’eccesso di tumori al fegato per le donne e’ +75%, +43% per il linfoma non Hodgkin, +80% corpo dell’utero superiore +48% polmone, “superiore al 100% l’incidenza del tumore allo stomaco nelle donne“. Tumore alla mammella +24%.

Insomma un’emergenza nazionale, che molto probabilmente arriva in ritardo a Taranto e di cui non si potrà fare a meno per i prossimi anni. Balduzzi dice cose che noi tarantini sapevamo già ,annusando l’aria ogni giorno e capendo che in quell’aria malata vi era la morte, portata ora dall’Ilva ora dalla raffineria. Dati che hanno portato via migliaia di persone e che ne porteranno via dai loro cari altre.

Il bivio è questo adesso: chiudere la fabbrica della morte oppure conviverci a costo di enormi sacrifici economici che in primis Riva dovrà fare? E poi le bonifiche da attuare saranno veloci e risolute oppure grazie alla nuova AIA andranno a rallentare e allontanare questo percorso voluto dagli ambientalisti e dalla magistratura stessa?

La conferma dei dati impone esami di coscienza e piani da attuare nel breve periodo, con lo stato in primo luogo a essere parte in causa, responsabile di tutto questo come la politica locale, rea di essere troppo morbida con chi in questo territorio ha trovato latitanza nei controlli per molto. La storia proseguirà e noi, attori di questa tragedia, racconteremo forse un giorno l’epilogo che dovrà essere, per forza di cose, positivo o per chi inquina o per chi lotta, operai stessi, per avere un futuro migliore.


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