Tante scuse a Craxi, Andreotti, Pomicino

par wowblog
lunedì 8 dicembre 2008

Beato quel Paese che affronta tutte le sue questioni morali

Ha ragione Berlusconi, esiste una questione morale all’interno del Pd. Ed esiste semplicemente perchè una larga parte degli elettori di questo partito, e anche una fetta di coloro che non lo votano ma si riconoscono in una certa area della sinistra, hanno una morale a guidarli nei giudizi da assegnare ai politici di riferimento.

La questione morale esiste e sarà quella che spingerà e forse riuscirà (lo speriamo vivamente) a tenere a casa tutti gli amministratori locali che hanno avuto rapporti meno che limpidi con i Ligresti o le organizzazioni mafiose di turno nel loro territorio, e quei politici nazionali che in tv danno simpatici suggerimenti agli avversari per fargli fare bella figura o partecipano in maniera indiretta a scalate bancarie.

Ed è la stessa questione morale che non verrà mai sollevata in un partito che risolve i due soli congressi in 15 anni di storia con la semplice acclamazione (come nemmeno nell’Unione Sovietica) del leader pluriamnistiato, pluriprescritto e salvato dalle leggi ad personam, nel partito di Dell’Utri, di Previti, capofila di una pattuglia di condannati e inquisiti. Che ha ricevuto endorsment e suggerimenti nientemeno che da Licio Gelli, che avrà dalla sua chissà quali dossier, se si può permettere il lusso non solo di dettare la linea ma anche di sbugiardare il premier sulla sua iscrizione alla P2 con relativa cerimonia di iniziazione. La stessa questione morale che avrebbe impedito a una soubrette di diventare dall’oggi al domani ministro della Repubblica.



In questo quadro diventa coerente il volto contrito di Daniele Capezzone che sollecita tutto il Pd a "chiedere scusa a Bettino Craxi", e non le dimissioni degli amministratori che verranno riconosciuti disonesti. Dettaglio non da poco. Tutti pronti quindi alle scuse al martire Craxi, e pazienza se è proprio negli anni del craxismo che il debito pubblico italiano è passato dal 50 al 120% del Pil, ingessando il Paese per i decenni a venire e ipotecando il futuro delle nuove generazioni, costringendo il ministro Tremonti a diventare signorNo per rispondere a chi gli chiede qualsiasi misura concreta per affrontare la certa recessione che ci raggiungerà (o signorSì se a chiedere soldi è la Chiesa Cattolica).

Voi direte: ma mica la colpa del debito pubbico italiano è solo di Bettino Craxi. Avete ragione, tra gli altri a governare in quegli anni c’erano anche Andreotti, candidato da qualcuno oggi al governo alla presidenza del Senato due anni fa; Cirino Pomicino, fresco presidente del comitato per il controllo strategico della Pubblica Amministrazione ed editorialista del giornale dove, sotto il nome Geronimo, firma simpatici editoriali come "la manovra? servono altre risorse", "ma all’economia reale servono aiuti subito".

C’è una questione morale, ma purtroppo non sfiorerà mai certe persone.


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