Tensione tra gli hobbisti in provincia di Forlì

par Ivo Cappelli
mercoledì 15 ottobre 2008

La categoria degli hobbisti, molto diffusa in questa provincia, non potrebbe più partecipare alle sagre paesane con i loro prodotti di scambio... prodotti di antiquariato, filatelici, numismatici ed altro esposti in aree pubbliche.

Si tratterebbe infatti di un progetto di Legge della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna, sulla regolamentazione delle attività degli operatori non professionali su aree pubbliche, che di fatto cancellerebbe la partecipazione della figura dell’Hobbista dalle sagre Paesane in tutto la provincia forlivese.
Tra le novità di questo progetto della Giunta di centro sinistra è prevista una tassa annuale di 200 €. quale tassa di iscrizione......

Ecco quanto recita il progetto Regionale: “La giunta Regionale ha presentato un Progetto di Legge “Regolamentazione delle attività degli operatori non professionali su aree pubbliche: Modifiche alle leggi regionali 25 giugno 1999, n. 12 e 26 luglio 2003 n. 14” spiegandoci che era necessario meglio regolamentare l’attività degli hobbisti, cioè di coloro che vendono, barattano in modo saltuario ed occasionale, prevalentemente nelle sagre paesane, merci di modico valore visto che al momento esiste solo un decreto legislativo (n. 114/1998) che non chiarisce bene i limiti di tale attività.

Ci aspettavamo quindi una proposta
che recepisse da un lato le giuste richieste dei commercianti che chiedono regole certe e, contemporaneamente gli interessi dei tanti appassionati che limitatamente alle sagre paesane offrono una risorsa turistica aggiuntiva importantissima per i Comuni, contribuendo infatti a dare una offerta ricettiva più variegata portando peraltro anche un indotto agli altri commercianti attirando di fatto clienti non abituali.

Gli hobbisti chiedono insomma
maggior rispetto e certezze e, contestualmente, l’esigenza di regolamentare meglio l’attività affinché qualche solito furbo, approfittando del vuoto legislativo, non danneggi l’intera categoria approfittando per vendere materiale nuovo senza le necessarie autorizzazioni al commercio in concorrenza sleale con i commercianti.

Con il progetto di legge presentato dalla Giunta invece si è entrati nel merito andando di fatto a cancellare la possibilità agli hobbisti di fare i loro piccoli commerci .
Infatti, si chiede tra l’altro un limite di partecipazione massima a 10 eventi in 5 anni, un limite di 250 euro sul prezzo di ogni oggetto venduto, vengono previsti inoltre, criteri di rotazione senza il riconoscimento di priorità ottenute per la presenza ad edizioni precedenti ed il pagamento obbligatorio di una tessera dal costo di 200 euro all’anno. Così facendo si corre Il rischio di far scomparire del tutto i mercatini, una realtà che sposta migliaia di persone in gran parte dalle aree urbane verso piccole e medie comunità, un flusso in molti casi essenziale per conservare strutture minime di turismo e commercio che hanno sempre più difficoltà di sopravvivenza.

"Una norma vessatoria
quella presentata dalla Giunta Regionale", così afferma il capogruppo di AN-PDL in Consiglio regionale, Luca Bartolini, "...norma che non trova alcuna giustificazione ne sotto il profilo della logica ne in quello legislativo, ma è semplicemente un accanimento contro gli hobbisti". Questo Progetto di Legge è adesso all’esame della Commissione Competente, mentre si auspica un concreto ravvedimento da parte del centro sinistra, al fine di consentire una attività che continui a garantire un valore aggiunto all’offerta turistica di queste zone.
 
 

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