Tagli alla scuola pubblica: lettera del piccolo Luca alla Gelmini

par Luca Di Teodoro
giovedì 3 settembre 2009

Cara Marriastela,

finalmente ci dimostri il tuo impegnio verzo noi piccoli! Aspetto con annsia che ricomincino le scuole, perché già so che quest’anno, se un maestro non ci sarà, non ci sarà il supplente! In classe ci divertiremo di più, giocheremo feliciemente a nomi cose animali e cità più spesso.

Ho sentito un mio amichetto di Napoli, che mi ha detto che un certo Alberto Bottino è chiuso nel suo ufficio e fuori ci sono tanti maestri che urlano affinchè ritrovino i loro posti di lavoro. Non ascoltarli Maria che sono cattivi!

Mi ha raccontato sempre quel mio amichetto, che lui sente dire che tra maestri e aiutanti, entro tre anni ne manderai a casa 150mila in tutta Italia. Sono tantissimi! Menomale così ci divertiamo di più noi!

Ho sentito al TiGì che ha Benevento delle maestre sono sul tetto dell’ex-provveditorato… chiederò a Babbo Natale se te le porta via quest’anno perché ti dicono tante cose brutte!

Davanti a casa mia a Roma, al liceo Niuton tanti signori stavano senza pantaloni, poverini non anno i soldi per comprarli forse… e avevano dei cartelli al collo con scritto qualcosa… forse sono come quelli che stanno al semaforo; quando passo in auto con papà lui dice sempre: “ma proprio in questa Roma ladrona e barbina dovevo venire a vivere ne’!”… aiutali alloro che mi dispiace vederli così.



Comunque adesso se un maestro si ammala chi lo sostituisce? Spero nessuno! E così noi siamo liberi di prendere la palla e uscire in cortile! Basta studiare itagliano o matematica! Tanto l’importante al giorno d’oggi è o non è essere bravi a giocare a pallone, uscire con le veline e poi magari invitarle anche a casa al mare come se fossero delle figlie?

Guarda come scrivo bene! A me non serve il maestro e siccome in Italia ci saranno tanti bambini bravi comme me, neanche a loro servirà! Mandali tutti a fare i pompieri a questi fannulloni come li chiama il signore che ogni tanto vedo con te in tv!

Comunque già sento che farò strada nella vita; il mio papà mi ha regalato una bandana verde perché ero triste che il Milan aveva perso il derbi. E’ stato buono e così gli ho detto “grazie papi” e lui “non nominare el nume di Dio invano!”... non so che voleva dire...

Comunque grazie per tutto quello che fai per noi, e come puoi vedere, ti ho scritto senza correzzioni proprio perché noi siamo già bravi così e non ci serve nessuno, ma solo gente che ci vuole bene come te.

Un bacionissimo Maria e spero di incontrarti un giorno.

Luca


Leggi l'articolo completo e i commenti