"Svuota - carceri", i pro e i contro di un decreto legge

par Mario Salvo Pennisi
giovedì 9 febbraio 2012

Si accende il dibattito intorno al provvedimento legislativo “svuota – carceri”, voluto dal Ministro della Giustizia Paola Severino (nella foto)...

Se da un lato è giusto snellire i penitenziari italiani che, oltre ad essere in condizioni davvero fatiscenti, si presentano stracolmi di detenuti, molti dei quali devono anche scontare pene per piccoli reati, dall’altro lato bisognerebbe capire se mandare agli arresti domiciliari – così come dovrebbe prevedere il decreto – migliaia di carcerati non potrebbe determinare un “effetto di ritorno a delinquere”, specialmente nei casi di soggetti con una certa predisposizione a compiere atti criminali.

Al momento in cui scriviamo, non conoscendo ancora l’esito del voto definitivo sul decreto al Parlamento (comunque è stato chiesto il voto di fiducia ndr), possiamo comunque spingerci a fare qualche ragionamento di carattere sociale in merito alla spinosa questione. Aldilà, infatti, di come potrebbe andare il voto nel Parlamento italiano, è necessario prendere in seria considerazione i pro e i contro di un simile provvedimento.

I carcerati che verrebbero “graziati” dal decreto e spediti in fretta e furia agli arresti domiciliari, capirebbero l’importanza di un atto realizzato esclusivamente a loro beneficio? Oppure, si lascerebbero sfuggire questa grande occasione e, una volta scontata la pena nella propria dimora domestica, tornerebbero ancora una volta sulla cattiva strada del reato, della delinquenza, del crimine?

Sicuramente un aumento spropositato dei casi inerenti la criminalità o i reati di vario genere, farebbe tornare il Governo sui suoi passi e le norme diventerebbero nuovamente ancora più rigide di prima. Non credete che potrebbe verificarsi questo? In caso contrario, invece, se gli ex detenuti dimostrassero ampiamente un valido reinserimento nel “tessuto buono” della società italiana, provocando una diminuzione del numero dei reati compiuti e una presenza minima di detenuti nelle carceri italiane, o quantomeno una presenza accettabile dal punto di vista della capienza numerica, significa che il decreto avrebbe ottenuto i suoi effetti. Proprio recentemente, inoltre, si è parlato in tante “sedi d’opinione” delle condizioni assai disagiate di parecchie carceri italiane, stracolme di detenuti e con servizi molto carenti, anche sotto il profilo strutturale.

Ecco il motivo per cui un provvedimento “svuota – carceri” potrebbe essere una soluzione. Ma anche questa questione, come abbiamo detto, possiede sia pro che contro, come ogni cosa.


Leggi l'articolo completo e i commenti