Superchicco (Mentana) e il suo “normale” Tg7

par Virginia Visani
mercoledì 8 settembre 2010

Glielo avevano pronosticato Lerner e Feltri al suo esordio dieci giorni fa al Tg della 7tv. Sarà un successone, gli avevano detto, farai il botto.

E così è. A guardare soltanto gli ascolti questi sono passati da poco più dell’1% di share al 7,7% dopo una settimana e al 10% in questi ultimi giorni con la diretta da Mirabello e l’intervista esclusiva a Gianfranco Fini di ieri sera.
Ma non è soltanto una questione di audience che fa il “botto”. Semmai è il contrario. Aumentano i telespettatori perché finalmente (possiamo ben dirlo) è arrivato qualcuno che la notizia te la spiega, te la gira e rigira per vederne tutti i risvolti, dà spazio a commentatori che più disparati di così non potrebbero essere (Travaglio e Filippo Facci), inchioda il capo di Futuro e Libertà con domande secche alle quali Gianfranco Fini risponde o con una bugia o rimandando tutto a tempi migliori.
 
Ecco: di diverso dagli altri Tg quello di Mentana ha che non è ingessato nella solita ormai abusata gerarchia delle notizie (prima la politica, poi la cronaca ecc). A differenza del Tg1 e Tg5, le ammiraglie che detengono pressocché tutto il monopolio dell’informazione, il Tg7 può aprire con il caso clamoroso della lite nella sala operatoria dell’ospedale di Messina, o condurre per 20 minuti 20 sulla situazione disastrata della politica italiana.
 
A questo punto possiamo ben dire: ci hanno stancato i Tg che per dar conto della giornata politica fanno un “pastone” dove si ascoltano frasi smozzicate di discorsi di destra e di sinistra messe insieme da “al contrario Bersani dice” o da "invece Di Pietro ribadisce”. Risultato: nessun telespettatore ha la mente tanto veloce da seguire (e capire) dieci secondi di discorso affannoso e assolutamente non chiaro (quando non è addirittura pilotato ad arte).
 
Mentana di suo ci mette tanto, la “passionaccia” come lui la chiama, ci mette l’intelligenza che elabora la notizia e la restituisce pulita, pulita, senza arzigogoli cercando, questo sì, di sentire diverse campane e, nel suo argomentare, di renderle comprensibili.
 
Questo è il rispetto per il fruitore, è anche il rispetto verso un totem, l’informazione, che mai come oggi è diventata una valanga di notizie che rischia di travolgerti. Mentana con il suo Tg ti prende per mano e ti conduce dove tu vuoi andare senza importi nulla. Normale? Normale normale, come dovrebbe essere l’informazione e invece non è.

Leggi l'articolo completo e i commenti