Suicidi: vittime della crisi? Intervista all’antropologo Felice Di Lernia

par Massimiliano Martucci
giovedì 14 giugno 2012

Uno degli argomenti più scottanti degli ultimi tempi è quello dei suicidi: imprenditori e lavoratori (qui i dati della Cgia di Mestre) che decidono di togliersi la vita sopraffatti dalla crisi. I social network sono piene di storie che rimandano elenchi e nomi e date. La crisi sembra stia mietendo davvero le proprie vittime.

Ma siccome la “crisi” è un termine che ultimamente sta giustificando qualsiasi pratica, così come “l’Europa ce lo chiede” come ci ricorda Di Lernia alla fine dell’intervista, noi abbiamo provato ad andare oltre, o meglio, alla fonte, interrogando un antropologo, sul fenomeno dei suicidi. Il suo contributo è, per quanto scientificamente pregnante, poco sorprendente: la società è troppo veloce e quindi qualcuno non riesce a mantenere la pressione e decidere di scendere dalla giostra in movimento, ma quello che in realtà è illuminante, delle sue parole, è che la “cura” scelta per limitare i danni, sembra sia più pericolosa della malattia stessa.


Leggi l'articolo completo e i commenti