Sucker Punch e vari livelli di realtà

par Angelo Cerciello
martedì 5 maggio 2015

Sucker Punch è un film che parla di dolore, un film che parla di un’esperienza indicibile. Infatti tale esperienza non è raccontata ma solo accennata verso la fine del film ossia il maltrattamento psichico e fisico di Babydoll e delle sue compagne di avventura. Sucker Punch, offrendo un’immaginario di azione, avventura, tra il fantasy e lo sci-fi, cerca di metaforizzare la realtà tragica e cruda di un istituto di igiene mentale. Il film racconta di un gruppo di ragazze presenti nel suddetto istituto che tentano di scappare da questo luogo dove sono vittime di violenze e soprusi. La realtà vera e propria non è presentata allo spettatore: quello che viene rappresentato è una scena teatrale che è rappresentazione scenica ma molto diversa dalla realtà.

Oltre alla rappresentazione scenica della realtà Babydoll e le compagne sono protagoniste di vari episodi di avventura e azione che sono un’ulteriore metafora della realtà vera e propria e sono anche rappresentazione onirica della rappresentazione suddetta della realtà. Abbiamo allora tre livelli: 1)la realtà vera; 2)la rappresentazione scenica; 3)la rappresentazione onirica.

Quindi diversi livelli di narrazione che possono confondere lo spettatore ma che imprezioscono quest’opera cinematografica con un modo di raccontare oltremodo originale. Zack Snyder, il regista, certo si è spesso distinto per film quantomeno eccentrici nel loro genere come 300 o Man of Steel.

Le eroine presenti nel film, nel livello della rappresentazione onirica, combattono in diversi scenari: dal medioevo ad un epoca futuristica o in uno scenario da seconda guerra mondiale. Il film sembra essere la trasposizione cinematografica di un fumetto, di un anime giapponese. Inoltre, questo film sembra anche tanto unvideogame, un gioco in cui risolvere i vari livelli contro “mostri” da abbattere. Sucker Punch colpisce per la sua spregiudicatezza, sia negli effetti speciali, sia nel modo di presentarci una storia di violenza rappresentata in tanti film che hanno parti o scene che si svolgono in istituti di igiene mentale.

Sucker Punch è un film che parla del potere della mente umana, è un film che parla di libertà, di anima, di coraggio, di determinatezza. Babydoll, con il suo sacrificio alla fine del film riesce ad ottenere la salvezza di almeno una delle sue compagne che non sarà più costretta a subire angherie di ogni tipo in un luogo dove la violenza è ordinaria amministrazione.

Sucker Punch è anche metafora e rappresentazione della società contemporanea: società dove la donna è spesso ridotta a solo oggetto sessuale e di piacere sia nel senso vero e proprio che in modo figurato grazie a spot e pubblicità, una società dove trionfa l’apparire e il predominio dell’immagine fine a se stessa, un’immagine di copertina, un’immagine plastica e senza spessore.


Leggi l'articolo completo e i commenti