Succivo: parla il leader del Movimento Cinque Stelle

par Nicola Pezzella
martedì 4 settembre 2012

Il Leder del Movimento cinque stelle di Succivo Amedeo Perrotta, parla della situazione catastrofica di Succivo.

Oggi ho fatto una lunga passeggiata per il territorio Succivese, dichiara Amedeo Perrotta, quello che va dai depuratori fino a Marcianise, quello che mi ha colpito di più, è che gli scarichi abusivi continuano senza soste e che, perfino la gente comune continua a gettare pattume domestico. La domanda che sorge spontanea è: ma noi che gente siamo? Questa è una riflessione che tutti noi dobbiamo fare, perché oltre alle responsabilità istituzionali, di uno stato che non riesce a garantire la salute ambientale dei propri cittadini, mancando nelle cose più elementari e senza stanziare il becco di un euro per tale necessità, lasciando nel totale degrado intere popolazioni e magari stanziando milioni di euro per le missioni all'estero.

Ma noi, che gente siamo? Perché siamo noi che continuiamo ad avvelenare e a scaricare tutto e il contrario di tutto per le campagne, questo è un problema di profonda educazione civica che dovrebbe coinvolgere il nostro modo di vivere. Com’è possibile che una popolazione come la nostra, molto legata a forti valori morali, abbia totalmente dimenticato il rispetto e l'educazione verso il territorio?

Sicuramente, ci sono responsabilità pedagogiche che riguardano un recente passato, ma oggi ci sono anche responsabilità del singolo individuo, e di tutte quelle associazioni, circoli, partiti, e perfino delle parrocchie che tranne, in qualche caso, non svolgono nessuna opera di sensibilizzazione e di educazione tra la gente. Ad esempio sono anni che, non mi capita di ascoltare, (tranne in qualche caso isolato) i parroci aprire le loro omelie Domenicali, richiamando i fedeli ad una maggiore educazione ambientale. Oppure qualche associazione pseudo ambientalista che organizzi convegni sul rispetto del territorio.

Legambiente smetta di fare politica, ha continuato Perrotta, e si metta veramente a fare il proprio mestiere in modo serio, che è quello di denunciare l'alterazione dell'ambiente e non di organizzare dei falsi televisivi, magari per accaparrarsi qualche lauto finanziamento.

Insomma nel camminare attraverso questo inferno Dantesco che è il nostro territorio, ha chiosato Perrotta, ho maturato l'idea che la colpa principale è solo di tutti noi che ci siamo costruiti un modello di società che non funziona; spinto solo dalla necessità di procacciarsi la ricchezza a qualunque costo, molte buste lasciate contengono residui di fabbriche che, oltre a non pagare lo smaltimento, magari non pagano nemmeno i servizi che questo paese mette a disposizione dei loro figli e questo meccanismo danneggia l'ambiente e il territorio, sono il costo, troppo alto da pagare per questi comportamenti. Dunque resta la domanda: Ma noi che gente siamo?


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