Succede in India: cosa c’entra il Pakistan?

par Reza
venerdì 28 novembre 2008

Cancellare il Pakistan dalla mappa del mondo?

Mentre stavo praparando questo post ci sono stati i fatti di ieri e oggi in India, fatti sanguinosi che hanno causato finora molte vittime tra i civili indiani, i turisti occidentali e non, e i militari indiani, tra cui il capo del anti terrorismo.

Gli attentati (se cosi si possono chiamare, perché assomigliano piuttosto ad un attacco vero e proprio ad una città, o se vogliamo, ad un stato) sono stati rivendicati da una organizzazione finora "sconosciuta"!

Sembra che nella futura mappa del "Sud-est Asiatico" ci sarà un cambiamento che, drammaticamente, dovrebbe portare alla cancellazione del Pakistan. Di recente gli americani hanno bombardato il Pakistan a volontà e senza nemmeno considerare che si tratta di uno stato sovrano. Questo dovrebbe essere la fase preliminare di una situazione nuova che si sta venendo a creare in questa regione!

L’Afghanistan dovrebbe svilupparsi territorialmente verso l’ovest e l’India verso l’est, almeno questo è parte del documento che da diversi mesi gira tra le mani dei neocons dell’amministrazione Bush. Questo documento è stato pubblicato su diverse riviste militari in America!

Dopo l’attacco americano all’Afghanistan ed il cambio del governo, i talebani si sono rifugiati verso il confine pakistano e, in tutti questi anni, il confine tra i due paesi è divenuto uno stato a sé, dove è nato un nuovo fenomeno; quello dei "talibani pakistani", verso i quali esisteva una forte ambiguità da parte del generale Musharaff e de servizi segreti pakistani ! 

L’ascesa dei "Talebani pakistani" è collegata alla generale crisi politica che imperversa furiosamente in Pakistan, ed in particolare alla crisi dei rapporti fra il centro e le parti, tra la capitale da un lato, e la provincia della Frontiera del Nord-Ovest e la regione del Baluchistan dall’altro. Queste regioni, infatti, soffrono dell’assenza del potere centrale e della diffusione del caos a livello politico e della sicurezza, oltre che del fallimento dei progetti di sviluppo e dell’assenza di infrastrutture. Ciò fa sì che tali regioni siano facile preda del controllo delle tribù più forti, o dei gruppi armati, rappresentando un terreno fertile nel quale si sviluppano, crescono e si diffondono i gruppo radicali e il movimento di al-Qaeda.

I giornali pakistani in questi ultimi due anni hanno sempre parlato della "volontà americana di dividere l’unico paese islamico con la bomba atomica", pubblicando le chiare dichiarazioni di politici e di militari di alto rango del paese, i quali sostenevano che "esiste una forte volontà in America di creare una situazione di caos generale nel nostro paese, per poter cancellare ciò che , a detto dei neoconservatori americani, poteva essere ridisegnata , visto che è stato l’occidente a crearlo 50 anni fa"!

Naturalmente, alle parole seguono i fatti, e in politica internazionale dei neocons con la quale siamo abituati da 8 anni a vedere cose più sorprendenti, spesso sono le parole a seguire i fatti che si compiono. Uno di questi fatti importanti è costituito dalla volontà americana di avere l’India dalla sua parte contro l’Iran. Gli americani stanno facendo di tutto al fine di impedire che l’India cominci a contare seriamente sulle fonti energetiche iraniane per il proprio sviluppo, il patto atomico tra gli USA e l’India, fortemente voluto da Bush, è uno dei movimenti che mirano a questo fine, ma ciò di cui i media in occidente non hanno parlato è la proposta indiana all’Afghnistan di "organizzare il futuro esercito" di questo paese!

Questa "proposta" è stata fortemente sponsorizzata dall’America di Bush, ma questa decisione, con tutti gli sconvolgimenti geostrategici che comporta, sembra che stia portando tutta la regione verso un caos ancora più generale di quanto gli stessi neocons, ancora al potere a Casa Binca, si aspettavano!

Inoltre, l’India in questo ultimo anno ha aperto numerosi "uffici consolari" lungo il confine con il Pakistan; secondo i militari pakistani, l’India li sta usando per assoldare un gran numero di Beluci e per organizzare tumulti in questa regione, tumulti che se saranno armati dall’India e potrebberò davvero causare la separazione del Beluchistan dal Pakistan!

Se riflettiamo bene sulle parole del Generale americano David McKornen, il quale nella riunione con 80 parlamentari pakistani nel mese scorso ha detto: "il nostro (americano - ndr) comportamento nella regione dall’11 settembre ad oggi dimostra che noi non avevamo una corretta comprensione della complessità della situazione di questa regione" e quando, una settimana fa, tornando sull’argomento e di fronte al Consiglio Atlantico a Washington ha dichiarato: "Ho molte domande alle quali devo trovare ancora le risposte per capire la regione che comprende l’Afghanistan, il Pakistan e l’India, ma una la posso trattare anche di fronte a voi tutti, che oggi siete qui presenti: perché fino a quando noi non siamo arrivati in Afghanistan, questo paese era molto più sicuro di quanto è oggi ?" E aggiungiamo a tutto ciò la conclusione dello stesso quando sostiene che "abbiamo moltissimo da fare in questa regione, dobbiamo fare le nostre scelte e poi corraggiosamente compierli", forse riuscieremo anche noi a capirci qualcosa!?!

Aggiungiamo ora alla nostra riflessione anche la recentissima dichirazione del Generale Petreus, il quale ha detto: "le formule proposte per risolvere la crisi afghana dove l’America si trova in un altro vicolo cieco, devono coinvolgere gli altri paesi della regione, altrimenti il problema resta quello che si presenta oggi".

Tutto questo in aggiunta al documento dei neocons sul futuro del Pakistan non lasciano dubbi e gli attentati di ieri e di oggi in India sono solo l’inizio di un’altra sanguinosa fase di guerra tra i popoli che abitano questa regione.

Non so se ci sia bisogno che anche io aggiunga una mia "riflessione" sulla situazione nella regione, ma lo farò lo stesso, mentre questi signori stanno cercando di capire dove hanno sbagliato!

La "crisi Afghana" che per questi generali è diventata "un vicolo cieco" sta fagocitando sia il Pakistan che l’India; il ruolo svolto dall’attuale crisi di legittimità politica che va a toccare l’identità religiosa del Pakistan dovrebbe togliere il sonno a quei burocrati e militari (americani e della Nato) che stanno cercando di capirci qualcosa. Questa crisi, come una vera e propria bomba (atomica) a orologeria si manifesta già in molti suoi aspetti nella lotta tra il governo centrale e i movimenti dell’Islam politico in generale, mentre la presenza di un clima regionale confuso che contribuisce al radicarsi ed al proliferare delle idee jihadiste, sia a livello del confine afghano (in presenza di una struttura sociale condivisa fra le tribù pakistane e quelle dell’Afghanistan), sia per quanto riguarda il conflitto con l’India e i movimenti di liberazione del Kashmir (i quali, negli anni passati, hanno goduto di un ingente sostegno governativo) è ormai un dato di fatto.

Churchill disegnò la mappa del medioriente con una matita su un pezzo di carta, da quei disegni è "avanzato" un pezzo di terra per piantare Israele nel cuore dell’Islam e oggi i neocons girano per i corridoi di Casa Bianca con una "nuova mappa" della regione al nord della penisola indiana, senza pudore e senza il minimo timore per tanta altra gente che cadrà vittima di questa ennesima pazzia dell’occidente "padrone del mondo"!

Ma quando finirà tutto questo !?!


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