Stranieri per sempre

par l’incarcerato
sabato 14 febbraio 2009

Era successo proprio l’altro ieri, mi ero recato in un bar a prendere un caffè. Mi sono ritrovato in mezzo ad una discussione tra una coppia di filippini e i baristi. Loro si lamentavano che invece di dargli il cappuccino che avevano richiesto, gli avevano dato un semplice caffè e non glielo avevano voluto cambiare.

Si lamentavano dicendo che il comportamento dei baristi era dovuto dal fatto perchè loro erano stranieri. Allora il loro figlio, un ragazzino vispo che poteva avere al massimo dodici anni, si intromise e con un accento più romano del mio disse: "Stranieri lo siete voi, io sono italiano!"

Non potei evitare di sorridere, era proprio una battuta simpatica, e in effetti vera.

Sicuramente è più romano di me. E anche più Italiano visto che da tempo ho smesso di credere alla nostra Patria.

Ma lui è troppo piccolo e presto noterà che in questa misera Italia avrà enormi problemi per ottenere la cittadinanza italiana nonostante lui sia nato qui. Si accorgerà che fino ai diciotto anni avrà il permesso di soggiorno (da rinnovare ogni due anni come tutti gli altri) grazie al fatto che vive con i genitori perchè minorenne , e una volta maggiorenne potrebbe richiedere la cittadinanza.

Dico potrebbe perchè dovrà dimostrare di avere un proprio reddito, e mi dite come sia possibile visto che molti Italiani nemmeno a quaranta anni lo possiedono? E allora continuerà ad avere il permesso di soggiorno se continuerà a studiare. Ci sono questi ragazzi di seconda generazione che una volta laureati, pur di continuare a rimanere in Italia si laureano più volte, diventano più acculturati di tutti noi messi insieme.

E attenzione, ovviamente non dovranno mai andare fuori corso. Un impresa ardua visto che con il tre più due, la squallida riforma Moratti, devono conseguire una miriade di esami in poco tempo.


E quanti ragazzi Italiani fuori corso ci sono?

E allora questo ragazzino che si sente giustamente Italiano, una volta finiti gli studi, subito deve andare a cercare un lavoro. Ovviamente in regola per poi avere il reddito( e non deve essere nemmeno tanto basso), ottenendo finalmente la cittadinanza.

E se non ci riesce?

Il permesso di soggiorno non gli sarà più rinnovato. Ed entrerà in clandestinità. Per assurdo, ed è successo realmente, se il ragazzo nato in Italia diventasse clandestino, lui verrà espulso e dopo un periodo di reclusione nei famigerati CPT verrà spedito nella terra dei loro familiari.

Ma vi immaginate che un bel giorno ci cacciano via dandoci un biglietto aereo di sola andata per andare a vivere in Uganda? Perchè è la stessa cosa. Mi dite come farà a sopravvivere, ad esempio un ragazzo di famiglia Africana, ma nato e vissuto in Italia, in una terra non sua e magari in piena guerra?

Gli studiosi dell’immigrazione li chiamano ragazzi di seconda generazione. Distinti in diverse sfumature che vanno dalla generazione 2.0 e sono i ragazzi nati e cresciuti in Italia, fino a quelli della generazione 1.25 e sono i ragazzi arrivati qui tra i tredici e i diciassette anni. E immaginate quest’ultimi quanti maggiori problemi avranno.

In Italia non avremo mai un Obama.


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