Spaghetti, mandolino e Berlusconi

par Daniel di Schuler
lunedì 17 marzo 2014

La girl viene beccata a Fiumicino con una Siberia di neve in valigia. S.B. “l'immarcescibile” annuncia la propria candidatura per le europee. Nello stesso tempo il Sottosegretario dice all'UE che gliela faremo vedere noi. Mah ...

Della “ristrettissima” delegazione italiana al seguito di Berlusconi, in occasione del G8 di Toronto, nel 2010, faceva parte, nessuno ha mai saputo spiegare esattamente a che titolo, tal Federica Gagliardi: una signora 28enne , invero belloccia che, a proprio credito, poteva solo vantare d’aver fatto parte (e capirai che roba) del comitato di Renata Polverini. Per cosucce di questo tipo, in molti paesi a civiltà limitata, penso per esempio alla Gran Bretagna, un Capo del Governo, o chi per lui, sarebbe quanto meno finito sotto inchiesta: al di là di ogni altra considerazione, quel viaggetto in Canada era a carico dei contribuenti e, da quelle parti, con i soldini del signor Smith e del signor Brown non si scherza.

Il 12 di questo mese, la stessa signora, tenuta sott’occhio dalla procura antimafia di Napoli (che la nostra, a Toronto, ci fosse andata in qualità di esperta di criminalità organizzata?) è stata fermata all’aeroporto di Fiumicino con 24 (venti-quattro) chili di cocaina nel bagaglio a mano. Certo, arrivava Caracas e tutti, quando andiamo in vacanza, ci portiamo a casa dei ricordini ….

Bene. A questo punto, in qualunque, ma proprio qualunque, paese anche solo moderatamente democratico, un politico che si fosse portato dietro un simile soggetto, mentre era in giro per il mondo a rappresentare la nazione, potrebbe anche dire addio alla propria carriera. Sì, certo, lui era in buonafede. Si, certo, la signora parlava otto lingue e sapeva tutto del bilancio commerciale cinese, ma … è successo quel che è successo e uno, se non sa scegliere i propri collaboratori, meglio che cambi mestiere.

Da noi,quasi nessuno ha fatto una piega. Si è solo permesso di fare dell’ironia Roberto Saviano, ma è stato subito lapidato. A cambiar mestiere, anzi, è stato più o meno invitato lui, dal forzitalico Luca D’Alessandro, Per il resto nada. Il minimo d’indignazione stabilito per legge da parte di chi berlusconiano non è; come se nulla fosse per gli altri. E tutti d’accordo su un punto: “E allora? Tanto, il Berlusca, si sa com’è fatto”.

Non solo. Passano un paio di giorni e… grande notizia: Silvio Salvator Nostro si candida alle europee.

Di che sbellicarsi dalle risate. Sempre in un paese vagamente normale. Dico, senza voler entrare nel merito dei risultati che ha ottenuto nel suo decennio e passa di governo (cavolo: eravamo solo la quinta economia al mondo o giù di lì, mentre adesso …) stiamo parlando di un truffatore ai danni dello stato con tanto di condanna definitiva, sotto processo per aver comprato senatori, per essere andato con una prostituta minorenne, per … fate voi. E in più, ciliegina sulla torta, quei 24 chili di coca nel trolley di una che, la si rigiri come si vuole, appunto del suo giro fa parte. Ma chi lo vota, uno così?

Milioni, da noi. Di che innervosire immediatamente gli altri partiti. Di che far esultare i sostenitori di FI. Quelli che, nel sunnominato paese appena appena civile, dovrebbero vedere la cosa come una disgrazia. Un Nixon, può capitare a tutti, là fuori, ma lo si fa dimettere, lo si nasconde in un angolino e si spera che di lui ci si dimentichi in fretta. Mica si usa il suo faccione per tappezzare le vie in campagna elettorale.

Intanto, però, qualcosa si muove. Tanto da far dire al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, che mostreremo ai tedeschi e all’UE di non essere solo “spaghetti e mandolino”.

Bello. Suona proprio bene. In giro per il mondo, però, nessuno di cultura appena decente pensa che gli italiani siano solo spaghetti e mandolino. Non lo pensano neppure in Germania, specie i dirigenti delle aziende che in certi settori, pensate alle macchine utensili, devono competere con le nostre.

Convincere il resto del pianeta che la nostra classe politica sia tornata ad essere perlomeno solo pizza e mandolino, senza contorni da avanspettacolo o peggio, invece, è tutt’altra storia. Un arduo obiettivo, ormai. Mentre ci apprestiamo a mandare a Bruxelles chi, tra un “cucù” e un “mister Obama, mister Obama”, ha già fatto sghignazzare tutto il mondo (OK; tranne Putin. Ma quello, si sa, non ha senso dell’umorismo), un traguardo mooolto lontano.

P.S. Ma, voi. Dico, voi da quella parte. Sì, voi che gonfiate il petto parlando di ordine e sicurezza. Davanti a certe notizie non vi vergognate neanche un po’? Pensate ai ragazzi finiti in galera per pochi grammi di maria, tra i vostri applausi, e sprofondate.

P.S 2 Sicuri sicuri che fare del nostro uno dei padri, e lasciamo stare i discorsi di nobiltà, della Terza Repubblica, sia stata una buona cosa? E una legge elettorale che congela la situazione esistente, che riduce, di fatto, la scelta degli italiani all’essere o no berlusconiani, come vogliamo definirla? Un golpe, una schifezza o una porcata?


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