Sottosopra: un blog per rompere l’isolamento e parlare a mente aperta

par Segnali di fumo
martedì 17 dicembre 2013

Raramente nei mass media sentiamo parlare di salute mentale. Assistiamo continuamente alla rappresentazione mediatica della “follia” nelle sue molteplici forme, ci affidiamo alla psicologia quando bisogna trovare una spiegazione a clamorosi fatti di cronaca, ma quasi mai il tema della salute mentale viene affrontato apertamente e con l'intento di informare. Ancor più difficile è poter sentire la voce diretta di chi con un disturbo mentale deve fare i conti ogni giorno. Quando abbiamo iniziato a frequentare la comunità Sottosopra di Modena abbiamo potuto constatare come queste realtà restino marginali non solo per mancanza di informazione, ma anche a causa dell'isolamento cui sono soggette le persone che vivono all'interno di strutture riabilitative. Spesso un isolamento di tipo geografico (dato che molte strutture sorgono lontano dai centri cittadini) che concorre ad accentuare un isolamento più critico: quello sociale. Il risultato è che poche persone al di fuori di chi vive o lavora in queste strutture riabilitative sanno cosa comporta convivere con un disturbo mentale e conoscono le esperienze di chi ne soffre. Ignorare questa realtà può portare alla formazione di pregiudizi negativi che ostacolano l'inclusione sociale, creando un circolo vizioso che accentua ulteriormente la solitudine di queste persone.

Il percorso della riabilitazione psichiatrica ha fra i suoi obiettivi quello di inserire le persone con disturbo mentale in contesti sociali più ampi. Tuttavia, come già detto, per varie ragioni le residenze psichiatriche rimangono spesso luoghi isolati, dove le occasioni di contatto con persone nuove sono poche o inesistenti.

Oggi la maggior parte delle interazioni sociali avviene attraverso la rete. Questa permette di superare la distanza fisica e di raggiungere chiunque in qualunque parte del mondo.

È proprio dall’osservazione della difficoltà di creare nuove relazioni sociali e delle opportunità offerte dalla rete che nasce l’idea di sfruttare le nuove tecnologie e i nuovi spazi di incontro a favore della riabilitazione psicosociale.

Nasce così, da un progetto della facoltà di Psicologia dell’università di Bologna, il blog Sottosopra, che prende il nome dall’omonima comunità modenese (coordinata dalla Dott.ssa Marta Puviani) che ha aderito con entusiasmo al progetto e ha contribuito (e contribuisce tuttora) fortemente alla sua realizzazione. In poco tempo il blog è diventato non solo un contenitore di pensieri ma anche un modo per condividere i momenti più importanti della vita della comunità.

Attraverso la condivisione di idee, pensieri, esperienze personali è possibile creare una rete di socializzazione che coinvolge moltissime persone. La possibilità di condividere, commentare e leggere ciò che scrivono gli altri è un modo per sentirsi parte di una comunità più ampia. L’utilizzo di uno spazio virtuale permette di superare le barriere fisiche della distanza e dell’isolamento.

Per chi scrive, il blog è uno strumento per esprimersi ed essere ascoltati da molte altre persone; per chi legge, invece, il blog offre l’opportunità di entrare in contatto con realtà spesso marginali e di arricchire la propria esperienza grazie a quella degli altri. Per questa ragione uno degli obiettivi del blog è anche l’abbattimento dei pregiudizi nei confronti di persone affette da disturbi mentali: la conoscenza come strumento per abbattere lo stigma!

A distanza di alcuni mesi dall’inizio del progetto, possiamo constatare come questa proposta sia stata colta in modo molto positivo da diversi ospiti della residenza, non solo come opportunità per raccontare di sé e quindi riflettere sulle proprie esperienze, ma anche come occasione per arricchire e consolidare i rapporti già esistenti con familiari e amici. Anche per i familiari di chi vive in una residenza psichiatrica il blog può essere un nuovo modo per mantenere vivo il rapporto e condividere nuove esperienze.

Un altro aspetto positivo da considerare è l'opportunità per gli operatori di conoscere in modo più approfondito gli utenti della struttura attraverso i loro stessi racconti, in modi che difficilmente sarebbero possibili durante la routine lavorativa quotidiana, fornendo perciò un ulteriore strumento per poter lavorare efficacemente con loro durante il percorso riabilitativo.

Ma il progetto non termina con l’apertura del blog Sottosopra. L’idea è infatti quella di aprire altri blog in tutte le strutture che abbiano voglia di aderire al progetto in modo da creare una rete di condivisione che apra nuovi spazi e nuove opportunità di relazione. Gli utenti possono decidere di condividere qualsiasi cosa e in qualsiasi modalità: video, foto, scritti ecc.

Invitiamo perciò tutte le strutture di riabilitazione psichiatrica ad aprire un blog e partecipare al progetto collegandosi con noi (o semplicemente a contattarci nel caso avessero già un blog o altri progetti che sfruttano la rete per creare contatto). Più questa rete si estenderà, più occasioni di scambio ci saranno fra le persone che ne fanno parte.

 

Blog Sottosopra per “Segnali di Fumo – il blog dei diritti umani”


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