Sotto sequestro la mega struttura alberghiera di Scopello

par Fabio Barbera
venerdì 17 ottobre 2008

Scopello. Giovedì 16 ottobre i Carabinieri di Palermo, Alcamo, Castellammare del Golfo e Balata di Baida, in collaborazione con il nucleo investigativo della Guardia di Finanza di Bologna, hanno posto sotto sequestro la mega struttura alberghiera ancora in fase di costruzione che ha sede proprio nel piccolo borgo.

I lavori della struttura di proprietà dell’ingegnere Camillo Navarra - ex consigliere d’opposizione (in quota DS) nella precedente giunta poi commissariata, amministrata dal sindaco Giuseppe Ancona - avevano già sollevato dubbi e proteste delle associazioni ambientaliste del luogo, che a suon di esposti, articoli e dichiarazioni avevano espresso il proprio dissenso sulla legittimità delle autorizzazioni a costruire una struttura di tale proporzione in una zona ad alto rischio di dissesto idrogeologico, adesso però la struttura vive altri problemi.

Questa la notizia diffusa dall’agenzia di stampa ADNKRONOS

Operazione della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con i Carabinieri della compagnia di Alcamo

Mafia, affiliati a cosca ’Calabrò’ costrinsero anziana a vendita terreno: 5 denunce


Sequestrato complesso immobiliare da 6mln euro a Castellamare del Golfo,
in provincia di Trapani

Trapani, 16 ott. - (Adnkronos) - Cinque persone sono state denunciate dal gruppo Investigazione sulla Criminalita’ organizzata del Nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con i Carabinieri della compagnia di Alcamo (Tp), a seguito delle indagini coordinate dai pm Silverio Piro e Stefano Orsi della Dda di Bologna. L’accusa e’ estorsione aggravata ed intestazione fittizia di beni.
I componenti del gruppo criminale, riconducibile alla cosca mafiosa ’Calabro’’, attraverso reiterate minacce, hanno indotto una anziana proprietaria bolognese a cedere ad un prezzo notevolmente inferiore al valore di mercato un terreno di circa 60.000 mq che si trova nel comune di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani.

Secondo l’ipotesi degli inquirenti, il reato sarebbe stato consumato avvalendosi anche della collaborazione di un componente del consiglio comunale di Castellammare del Golfo, disciolto nel frattempo per infiltrazioni mafiose con decreto del ministro dell’Interno, nonche’ mediante la fittizia intestazione del terreno a persona diversa dall’effettivo acquirente per eludere cosi’ la normativa antimafia. Il complesso immobiliare del valore attuale di mercato di circa 6 milioni di euro, e’ stato sequestrato in esecuzione del provvedimento emesso dal Gip di Bologna Guido Perla.



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