Sostegno ai risparmiatori-sottoscrittori di titoli della Grecia

par Sàntolo Cannavale
mercoledì 11 aprile 2012

On.le Francesco Boccia, On.le Massimo Corsaro,

Grazie dell’attenzione e dell’impegno politico-parlamentare verso i risparmiatori italiani che posseggono titoli di Stato della Grecia ed in particolare verso quelli che, a ragione, non hanno aderito allo swap imposto dalla stessa Grecia, sotto dettatura e compiacimento di organi comunitari e FMI, in maniera arrogante, subdola e legalmente scorretta.

Con ciò risulta compromessa la fiducia in titoli emessi in euro da Paesi dell’“area euro”, si azzera il valore delle legislazioni nazionali sulla tutela del risparmio e si crea un pericoloso precedente per l’intera Unione europea.
Un grazie sentito da tutti i risparmiatori italiani danneggiati dalla “ristrutturazione-truffa” dei titoli della Grecia, in particolare da quelli che hanno detto esplicitamente “no” allo swap.

Grazie, ne sono convinto, anche da parte di tutti i risparmiatori dell’Europa comunitaria perché, come l’On.le Boccia ha sottolineato in sede di replica all’interpellanza parlamentare n. 2-01420 del 5 aprile 2012, “la vicenda greca ha fatto da apripista e potrebbe diventare un meccanismo che porta poi gli stessi mercati a non fidarsi più dei Paesi membri dell’Unione europea in difficoltà (e l’Italia è ben interessata alla circostanza), perché questa vicenda dimostra che anche un Paese membro dell’Unione europea, quindi un Paese con l’euro, potrebbe non ripagare i propri creditori”.

Aggiungo che alcune banche, soddisfatte per la soluzione del loro specifico problema - finanziamento BCE di 1.000 miliardi di euro all’un per cento per tre anni - in questi giorni, con sospetta solerzia ed in gran silenzio, hanno cancellato dai conti deposito dei propri clienti i titoli della Grecia preesistenti ed inserito, al loro posto, un numero imprecisabile di nuovi titoli di ridotto ammontare nominale (abbattimenti da swap) e scadenza (anche 2042) rivenienti dalla “fantomatica, unilaterale, non concordata, legalmente scorretta ristrutturazione” del debito della Grecia.

Tutto questo, senza alcuna informazione preventiva sull’operato della banca a valere sui conti di deposito dei clienti interessati e dopo l’esplicito diniego da parte degli stessi della volontà di aderire allo scambio arbitrario e penalizzante di titoli ellenici. 

Anche in questo caso si registrano violazioni di principi base di correttezza e rispetto nella gestione di conti e posizioni di singoli clienti, violazioni che richiedono di essere vagliate e perseguite.

On.le Boccia, On.le Corsaro, di nuovo grazie da parte di tutti i risparmiatori-sottoscrittori di titoli della Grecia per tutto quello che fate, e che auspicabilmente farete, nel loro interesse ma innanzitutto nell’ottica della difesa “costituzionale” del “bene risparmio.


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