Sorpresa! Gli incentivi del fotovoltaico non pesano sulla bolletta

par Alex
martedì 19 aprile 2011

Come volevasi dimostrare anche qui non ci hanno detto la verità. Sono mesi che Governo, Confindustria e alcune organizzazioni di consumatori ci martellano dicendo che il peso degli incentivi sulla bolletta è eccessivo. Uno studio del CNR dimostra che è esattamente il contrario. Il motivo? Le leggi del libero mercato... 

Perché le fragole in maggio costano meno che in settembre?

La risposta la sanno anche i bambini. E' una semplificazione estrema delle leggi della domanda e dell'offerta in regime di libero mercato: quando l'offerta supera la domanda i prezzi calano. Quando la domanda supera l'offerta i prezzi crescono. In maggio se ne producono tante, sono deperibili, vengono messe subito sul mercato, cresce l'offerta e i costi si abbassano.

Ora, al posto delle fragole mettiamoci l'energia elettrica prodotta da fotovoltaico. Al posto delle stagioni mettiamoci le 24 ore.

Questo il grafico della domanda nel corso delle 24 ore (Fonte: Terna)

 

Questo il grafico della produzione da fotovoltaico nelle 24 ore, cioè l'offerta:

 

 

Non guardate i valori assoluti ma la forma delle curve: il fotovoltaico produce proprio nelle ore in cui la domanda è più alta.

In quelle ore, pertanto, aumenta anche l'offerta di energia elettrica. Ora chi ci vende l'energia, e che ci presenta la bolletta, la compra sul mercato elettrico. Dove il prezzo viene fissato di ora in ora sempre in base alle leggi della domanda e dell'offerta che regolano anche il prezzo delle fragole.

Ecco, per esempio, l'andamento dei prezzi di un giorno di primavera:

 

 

 

La domanda è: l'andamento dei prezzi è influenzato dalla produzione di fotovoltaico?

A questa domanda ha dato risposta Francesco Meneguzzo, ricercatore del CNR di Firenze e membro di ASPO Italia. Lo ha fatto con uno studio ricco di dati ed informazioni la cui lettura ed interpretazione è per specialisti, come deve essere un serio lavoro di ricerca.

Questa la conclusione finale:

Ogni GWp di fotovoltaico installato è in grado di generare una riduzione del prezzo dell'energia elettrica pari a 500 milioni di €, mentre costa in incentivi 450 milioni di €. Cioè per ogni GWp installato la bolletta energetica complessiva cala di 50 milioni di €!

Nello studio si premette che è una prima valutazione quantitativa, che può essere soggetta a revisione ed approfondimenti ma che, ingegneristicamente parlando, non cambia il "segno" del fenomeno, cioè il fatto che gli incentivi costano alla collettività, ma la collettività rientra dei costi grazie alla diminuzione della bolletta.

Senza considerare che la collettività ha anche altri benefici dovute alle attività di costruzione e manutenzione degli impianti: occupazione, entrate fiscali e previdenziali. E senza considerare che così si sgancia il prezzo dell'energia da quello del petrolio: si limitano gli aumenti dovuti alle impennate del costo del petrolio e si diminuisce la dipendenza da fonti estere.

Ecco un grafico storico (Fonte: Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas) che dimostra che questo fenomeno (graduale sganciamento del costo dell'energia elettrica da quello del petrolio) sta già avvenendo: dal 2008 le linee rosse e blu (costo dell'energia) si muovono senza seguire l'andamento delle barre verticali (il costo del petrolio), fino al 2008 invece ne ricalcavano l'andamento.

 

 

Insomma, fino ad oggi ci hanno detto che era colpa degli incentivi del fotovoltaico se l'energia elettrica costava troppo, scoprire che non è vero che effetto fa? Forse i conti li ha fatti chi aveva in mente già un risultato.... O forse si è sbagliato Meneguzzo?

Se si è sbagliato che lo si dimostri: da oggi e fino a prova contraria ci si può togliere il senso di colpa di pesare sulla collettività quandi si installa, lavora o sostiene il fotovoltaico. Chiedere incentivi per il fotovoltaico non è quindi fare gli interesse di chi opera nel settore, ma è fare l'interesse collettivo. Hic et nunc. 

Ora facciamo l'ultimo passaggio. 

Ma allora chi paga il costo degli incentivi? La risposta, come avrete capito, è banale: chi vende l'energia elettrica sul mercato elettrico la vende a prezzi inferiori e quindi fa meno profitti.

Forse adesso è più chiaro cosa ha realmente voluto fare il governo con la contrazione degli incentivi: una scelta ben precisa a favore di alcuni, non una riduzione della bolletta di tanti. Ma dicendo il contrario.


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