Sono triste (I am hungry) ovvero no: la giustizia impedita

par Luigi Iovino
sabato 31 luglio 2010

Oggi dovrei trovare presso lo studio dell’avvocato che mi assiste per difendermi da una banda di criminali che tiene sotto estorsione la mia famiglia, l’ordinanza del GIP del Tribunale di Roma con la quale ha ordinato l’iscrizione al registro indagati di personale di giustizia del Tribunale di Napoli.

Questa ordinanza arriva con 2 anni di ritardo e dopo che ho dovuto denunciare per "Falso in atti giudiziari un procuratore Aggiunto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, e questo è il motivo della mia tristezza...

Sono felice, dopo anni di lotte contro un muro di gomma oggi dovrei ritirare copia del provvedimento con il quale un GIP di Roma ordina l’iscrizione al registro indagati di personale di giustizia di Napoli (Non ne conosco ancora la portata ma dovrei trovarci CTU, giudici e avvocati che in un precedente procedimento civile di 1° e 2° grado, nonché in procedimenti penali aperti e ormai archiviati, con il loro operato inveritiero hanno consentito il ribaltamento delle ragioni processuali a favore della mia controparte).
 
Non intendo entrare nei particolari ma posso accennarvi che mi fu promessa in vendita una casa mentre era in costruzione (A mia insaputa abusivamente, cosa della quale non potevo accorgermi tale e tanta era la compromissione di enti pubblici, notai, e tutori dell’ordine con la società costruttrice e i proprietari del suolo, tale da impedire ogni tipo di controllo).
 
 
Dopo aver versato acconti fino alla metà del prezzo la casa poi ci fu anche consegnata nonostante i costruttori non erano pronti al rogito e vi prendemmo domicilio.
 
Solo quando ci chiamarono dal notaio potemmo accorgerci delle prime discrasie e incongruenze documentali, che ci spinsero a non intestarci l’immobile e, in assenza di un risarcimento per vie bonarie, a intentare le vie legali.
 
Solo dopo ci siamo accorti che il Tribunale era il luogo dove volevano portarci e dove abbiamo subito i più gravi reati, fino a sottrarci, con la violenza di sentenze frutto della compromissione di interi apparati giudiziari, gli acconti e l’immobile, dal quale per sfrattarci sono arrivati a cooptare più volte la forza pubblica fino a sfondare in nostra assenza l’uscio di casa e metterci letteralmente in mezzo a una strada... nonché costringerci, per sentenza a pagargli un risarcimento, ancora pendente, che non vogliamo pagare...
 
Era tutto falso, ovvero inveritiero e illegittimo: i documenti edilizi, le licenze, le promesse di vendita, i condoni edilizi, gli atti notarili, le sentenze...
 
Solo i nostri soldi, le nostre sofferenze e la gravità dei reati che abbiamo subito e subiamo sono veri...
 
Oggi sono triste perchè dei giudici di più elevato grado stanno testimoniando tutto ciò non sarebbe dovuto accadere, e in un paese civile non sarebbe mai accaduto..., ma sono anche felice perché ora sarà più difficile, nei procedimenti civili e penali con i quali combattiamo ancora l’aggressione in corso, darci torto.
 

 
 

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