Sonia Alfano: "Com’è cambiata L’Aquila? Non ci sono più le tende"

par IlCapoluogo.it
lunedì 17 gennaio 2011

Incontro con Sonia Alfano, eurodeputato, eletta come indipendente nelle liste dellâItalia dei Valori. Ha aderito al Gruppo ALDE (Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa). Al Parlamento Europeo è membro della commissione LIBE - Libertà civili, giustizia e affari interni - e della commissione CONT - controllo di bilancio.

L’Aquila, 13 gen 2011 - Incontro con Sonia Alfano, eurodeputato, eletta come indipendente nelle liste dell’Italia dei Valori. Ha aderito al Gruppo ALDE (Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa). Al Parlamento Europeo è membro della commissione LIBE - Libertà civili, giustizia e affari interni - e della commissione CONT - controllo di bilancio.

Onorevole Alfano, l’ultima visita a L’Aquila, nel maggio 2009, si concluse con un incontro in una tenda; venti mesi dopo, cosa è cambiato?

“Le tende non ci sono più”, risponde l’eurodeputato, “ma c’è una maggiore rassegnazione nelle persone. Ho notato uno stato quasi di torpore e di assopimento che attribuisco alla rassegnazione, quasi, per lo stato in cui versa la città. Sono stata in giro al centro, nella Zona Rossa, e quello che ho visto è la sfrontatezza di una “falsa fotografia” che è stata diffusa dal governo italiano e da buona parte dei media nazionali”.

Due e tre mesi fa la doppia visita del suo amico e collega Luigi De Magistris, in qualità di presidente della commissione controllo bilanci dell’Unione Europea. Avete avuto modo di scambiarvi idee e di parlare dell’Aquila?

“Sì, e mi ha detto che L’Aquila è l’emblema nazionale delle operazioni di facciata del governo. Sono però voluta tornare, oltre che per rendermi conto di persona dello stato in cui versa la città ed i comuni del cratere sismico, anche per portare la mia testimonianza e per far capire alle popolazioni colpite dal terremoto che c’è qualcuno che non si è dimenticato di loro. Io, personalmente voglio portare la questione aquilana in sede europea. Sono venuti qui in aprile due funzionari dell’Unione Europea, secondo i quali nessuna irregolarità è stata commessa. Vorrei chiedere loro se è la stessa città che ho visto io: ho ravvisato di persona diversi elementi che possono essere configurati come reati, che denuncerò in sede europea”.

Lei si occupa spesso di mafie e criminalità organizzata. Secondo lei, nel dopo terremoto, è arrivata e presente questo tipo di criminalità ? Se sì avete provato a fare una mappatura delle eventuali infiltrazioni in Abruzzo?La criminalità è arrivata immediatamente dopo il terremoto. I clan che maggiormente sono avvezzi a lavorare con gli appalti pubblici si sono già mossi da tempo, piazzando le loro pedine, anche in sede di subappalto. Quanto alla mappatura, si, ci stiamo provando e siamo a metà lavoro, cercando di stabilire quanti e quali clan sono presenti e dove, lavorando in collaborazione con diverse procure”.

E’ a conoscenza della proposta di legge di iniziativa popolare redatta dai cittadini dell’Aquila, sulla ricostruzione e per la quale è in corso la raccolta delle firme in tutta Italia?

Firmerò anche io”.

In conclusione, un omaggio a suo padre, del quale l’8 gennaio scorso si è celebrato il diciottesimo anniversario della morte: come avrebbe raccontato Beppe Alfano il dopo terremoto a L’Aquila?

“Un particolare che non ho detto mai a nessuno è che mio padre, tra gli altri motivi, è stato ucciso anche per le sue denunce sulle frodi alla Comunità Europea (sui fondi per l’agricoltura, per diversi miliardi di lire). Senz’altro avrebbe raccontato di tutto quello che non è andato per il verso giusto. A partire dalla gestione dell’emergenza e del post terremoto. Personalmente trovo che possa essere onorata la sua memoria, continuando questo ruolo all’interno delle Istituzioni”.

Alle 17,30 durante l'incontro che si è tenuto al Canadian l'europarlamentare ha affermato: "abbiamo chiesto la possibilità di una seconda visita a L'Aquila della Commissione Controllo Bilanci dell'UE, perchè la prima è stata boicottata".

di Paolo Della Ventura


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