Sondaggio falsato, Grillo al 40%: tra fantapolitica e realtà

par Fabrizio Vinci
mercoledì 30 gennaio 2013

Chissà come avrebbe reagito Beppe Grillo se, qualche giorno addietro, avesse letto su Internet un falso sondaggio, in un noto aggregatore di notizie, che poneva il Movimento 5 Stelle come primo partito italiano con oltre il 40% di preferenze; insomma una vera è propria rivoluzione politica. Nonostante la fonte si dichiarava “indipendente”, era palese che si trattasse di un sondaggio manipolato, tuttavia appena vista quella percentuale, ho avvertito un forte senso di rivalsa, quasi liberazione, come una sorta di sonoro schiaffo a tutta l’attuale classe dirigente.

Che cosa accadrebbe, nell’ipotesi di fantapolitica, se davvero il M5S riuscisse a compiere un exploit simile? Personalmente credo che uno dei primi effetti sarebbe di vedere tanti lustri politici che governato impunemente negli ultimi anni, rivalutare immediatamente l’opinione su Grillo e iniziare repentinamente una trattativa al fine di preservare una nicchia di potere. Resterebbe da capire con quale programma politico il M5S governerebbe il Paese.

L’ipotesi era davvero affascinante, al punto dal farmi considerare il voto a Grillo un’alternativa valida all’astensionismo, ma la realtà è parecchio diversa: molto probabilmente il Pd diverrà il primo partito italiano, ma nonostante il premio di maggioranza potrebbe non trovare i numeri per governare in modo continuativo il Paese, da qui l’esigenza di trattare con Monti e Berlusconi, insomma una specie di clonazione del precedente esecutivo tecnico. 


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