Solo una Altr@giornata

par Riciard
mercoledì 22 luglio 2009

Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. Gandhi Oggi, 20 luglio, lancio un sassolino lungo due mesi, per arrivare fino al 20 settembre. Due mesi che serviranno ad informare e trovare consensi per una nuova campagna di Riciard’s.

Ad oggi più di 920 milioni di persone vivono ogni giorno con una cifra equivalente a un dollaro, o meno, senza avere alcun apporto sufficiente a garantire la propria alimentazione e sopravvivenza.
 
Ciò non è dovuto solamente al fatto che il cibo possa essere carente, in larghe parti del mondo la fame viene provocata da un costo troppo alto per una buona fetta della popolazione. Si crea un paradosso: a soffrire la fame sono spesso le popolazioni di paesi produttori di alimenti che finiscono sulle nostre tavole; si parla di alimenti quotidiani non solo di cacao o cibi "esotici". Il 20 settembre sarà una giornata improntata al consumo civile, al consumo equo e solidale, sostenendo tutti i prodotti che dimostrano e certificano l’applicazione di prezzi stabili ed equi alle aziende produttrici.

La proposta è molto semplice: il 20 settembre ognuno di noi, ogni persona che dichiarerà la propria adesione a questa campagna, dovrà comprare almeno un alimento contrassegnato dalla dicitura "equo e solidale". Nei due mesi che ci accompagneranno, segnaleremo i punti vendita, le catene, tutto ciò che, forse, non sapete, e che è addirittura di facile accesso. Il mondo odierno ci ha imposto un ruolo che non è umano, quello del compratore, dell’acquirente, del cliente.

Noi dei paesi industrializzati siamo monete viaggianti per una economia che deve a tutti i costi farci comprare ciò che vuole, creando oggetti e stimolando il nostro desiderio di comprarli rendendolo vicino al compulsivo. La scelta di altri prodotti, che certifichino il non sfruttamento dell’uomo, del lavoro minorile, adeguate paghe e prezzi, nonchè adeguati investimenti, deve essere il futuro: noi possiamo smuovere il mercato.


Basta imparare, basta volerlo.

Pensateci, stasera, davanti al vostro piatto di pasta, e se vi va, mandatemi la vostra adesione, la vostra firma. Che sia per mail (riccardotronci@hotmail.it) o con un commento qui, su Agoravox o, meglio ancora, sul blog.

Ovviamente chi ha un blog può tranquillamente diffondere il banner. Buon appettito a tutti noi...

“Grazie al commercio equo e solidale, in primo luogo riesco a sopravvivere come agricoltore. Non soffro più la fame, i prezzi che mi vengono garantiti sono stabili ed equi - una cosa che con la maggior parte delle altre aziende non accade - e le esigenze qualitative sono superiori. Ho servizi adeguati, pozzi per l’acqua potabile, stabilimenti puliti. Ho cambiato molte cose e posso vivere più serenamente”.

Coltivatore di El Guabo, Ecuador


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