Solidali con Pietro Milazzo sindacalista CGIL a Palermo
par Ivo Cappelli
venerdì 3 ottobre 2008
L’avere svolto attività sociale da diverso tempo comporta per il sindacalista "un richiamo" da parte della Questura palermitana. Aperta nei suoi confronti una campagna di solidarietà, dopo che alcuni organi di stampa, ne hanno dato risalto al caso.
Un "avviso" che - se il sindacalista insisterà in quella sua "condotta" - potrà far scattare l’applicazione delle misure di prevenzione. La sorveglianza speciale a Palermo, oppure il divieto di soggiorno in città e in provincia, o, nel caso più estremo, anche all’obbligo di soggiorno in un paese lontano dalla grande isola. Insomma il vecchio confino, potrebbe profilarsi all’orizzonte.
Il sindacalista adesso ha 60 giorni di tempo per ricorrere contro il provvedimento. Comunque andrà a finire, " l’avviso orale" ce l’ha già e la linea seguita dalla Questura è impostata. Una mossa veramente inaspettata quella della polizia palermitana - che negli ultimi 20 anni si è distinta per ben altro in materia di misure di prevenzione - e che ha già scatenato una reazione in città.
In quattrocento infatti, hanno firmato sul web a favore del sindacalista.
Da destra a sinistra, amici e avversari politici, intellettuali, naturalmente il segretario della Cgil Siciliana Italo Tripi, l’ex presidente della Provincia Francesco Musotto, Umberto Santino del "Centro Impastato", comitati, consiglieri comunali e parlamentari regionali. Una riserva sull’operato del neo questore arriva anche dal segretario nazionale dei poliziotti del Silp Federico Schillaci: "La via dell’avviso orale non porta da nessuna parte in una città come Palermo con tutti i suoi gravi problemi". Nell’appello per Pietro Milazzo c’è anche la firma di Rita Borsellino. L’attesa per l’evolversi degli eventi rimane tanta a Palermo e non solo.