“Social card”: si ci riempie proprio la pancia….dalle risate.

par Kocis
giovedì 27 novembre 2008

 Finalmente! Anche gli ultra poveri italiani vanno in paradiso.

“Miracolo a Milano”? No! Arriva la “social card”. Bella, colorata ed elegante. Leggera ed ultrapiatta. Da prendere con due dita, da sfoggiare senza vergogna, come se si fosse novelli ed intrepidi padroni del vapore.
 
La foggia è proprio da vip. Che figurone! Basta fingere. Consiglio d’uso: aspirare aria, fare la voce tonante, nascondere le pezze e tirar fuori la pancia…stile cummenda.
 
Viene divulgata in lingua inglese che, come ben noto a tutti, è la seconda lingua madre degli ultra poveri italiani…tra loro, in famiglia, le confidenze, le conversazioni più intime se le scambiano utilizzando l’inglesismo. 
E’ pronta all’uso, da portare in cassa, svuotando il carrellone.
 
C si può mettere di tutto, in squisitezza e prelibatezza: latte, pane, burro e marmellata; salumi e formaggi in quantità; olio, vini, e ci scappa anche lo spumante - quello di casa nostra -; carni bianche e rosse…si possono prendere anche le quaglie; uova, tonno e pesce spada affumicato, e quant’altro ancora che possa arricchire le magrissime giornate…forse ci scappa anche il panettone con il pistacchio. Poi, ancora, se si va in una struttura commerciale convenzionata, quelle con gran luci, gran varietà e cotillon, ci “entra” pure un pigiama di pura lana, più altri annessi in vestiario relativi.
 
Uh! È la cuccagna?
 
No! E’ la miracolosa “social card”. L’ultima godereccia invenzione che viene rilasciata al grido di “godi popolo”, abbuffati…che ne avanza.
Sarà distribuita a giorni ad una vasta platea di cittadini: 1.300.000 persone. Ultrasessantacinquenni e famiglie con figli fino a tre anni con reddito Isee fino a 6000 euro (corrispondenti a 500 euro/mese, cioè, o superaffamati in canna che la mattina, purtroppo, non hanno neanche la forza di alzarsi dai letti, o, “integerrimi”ed incalliti evasori fiscali. Per gli ultrasettantenni la soglie isee in oggetto iene estesa a 8000 euro).
 
Questo gentil pubblico disporrà di una entrata economica supplementare mensile pari a complessive 40 euro, spendibile con le modalità prima dette.
Chi vuole la pizza (una volta al mese), giusto per capriccio e goduria di gola, non potrà farlo. Par di capire che i luoghi adibiti all’uso non siano previsti nelle convenzioni.
Nulla per chi supera la fatidica soglia dei “500”. Peggio per lui che guadagna troppo.
Eppure nel nostro Paese sette milioni e mezzo di cittadini sono considerati poveri di fatto.
 
Il costo complessivo per anno è pari a 450 milioni di euro.
Poco, molto, chissà! Ognuno esprima proprio giudizio. In distribuzione a 1.300.000 persone per alleviarne le pene. Per trarre avvedute considerazioni bisogna fare qualche confronto con altri parametri in uso.
 
Si vedano, per esempio, gli stipendi d’oro. Nel 2007 i 50 dirigenti più pagati nella Borsa di Milano (in rappresentazione di aziende o società quotate) hanno incassato 300 milioni di euro (il 29% per cento in più del 2006). E, poi, ancora, tra i tanti, alcuni casi, “estratti a sorte”: Alessandro Profumo, con 9,4 milioni è il secondo banchiere più pagato d’Europa; Aldo Bizzochi, del Credito Emiliano, con 4,7; Fausto Marchionni di Fondiaria,premiato nel 2007, con uno stipendio di 7,1 milioni; Giulia Ligresti di Premafin, con 4,4; Riccardo Ruggeri, ex ad di Telecom, con 17 milioni; Luigi Zumino di Risanamento, con 4,5 milioni.
 
Per non dire di Enel…che mi scappa dalla bocca…che nei primi nove mesi di quest’anno ha realizzato un utile di 5 miliardi di euro (+ 86% sullo stesso periodo del 2007), o dell’ultimo gigantesco sequestro di beni mafiosi, pari a circa 700 milioni, riconducibili all’imprenditore Giuseppe Grigoli - il “re” dei supermercati siciliani -, considerato il cassiere del super boss Matteo Messina Denaro.
 
Così va il mondo in Italia. Non solo mazziati ma anche beffati….con la leccata della sarda.
 
 
 

Leggi l'articolo completo e i commenti