Sobrietà nella Chiesa? Gentile papa Francesco...

par Doriana Goracci
martedì 17 maggio 2016

Gentile papa Francesco leggo che Martedì 17, dopo l'intervento del cardinale presidente, Angelo Bagnasco, i Vescovi inizieranno a confrontarsi sul tema principale all'ordine del giorno: il rinnovamento del clero a partire dalla formazione permanente, che è a Lei molto a cuore, tanto che ha richiamato alla "sobrietà della Chiesa nel giorno dell' apertura dell'assemblea generale della Cei".

Le ricordo che Angelo Bagnasco ( cardinale e arcivescovo cattolico italiano, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e vice presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, arcivescovo metropolita di Genova e cardinale presbitero della Gran Madre di Dio, membro della Congregazione per le Chiese Orientali, della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali) ha sostenuto la posizione della CEI secondo cui i vescovi italiani NON HANNO L'OBBLIGO DI DENUNCIARE all'autorità giudiziaria civile CASI DI PEDOFILIA, ma soltanto “il dovere morale di contribuire al bene comune”, adducendo come giustificazione il fatto che i vescovi non sono “pubblici ufficiali”, che la legge italiana non riconosce questo dovere di denuncia e che tale denuncia porterebbe a mancare gravemente di rispetto alla privacy delle vittime.

Il porporato ha inoltre affermato: "La presentazione della denuncia in ambito canonico non comporta né implica in alcun modo la privazione o la limitazione del diritto di sporgerla innanzi alla competente autorità giudiziaria civile".

Sono stata invitata a scriverLe questa mail, da un' amica su Facebook. Uso le stesse parole sperando in una Sua risposta, perchè so quanto Le stia a cuore il tema, immagini a noi. Grazie e un cordiale saluto

Doriana Goracci


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