Sindaco per pochi. Mister Universo per tutti. Cronache da Zagarise (CZ)

par l’Url di emilio grimaldi
sabato 17 ottobre 2009

La fiat Panda del Comune di Zagarise



In paese lo hanno soprannominato “Mister Universo”, per la premurosa cura che ha nel vestire. Anche durante i consigli comunali, soprattutto quando è l’opposizione a prendere la parola, ne sente il bisogno. Di andare nella toilette per sistemarsi la giacca, la camicia o i capelli. Le pieghe non vanno bene, anche l’occhio vuole la sua parte. Un nomignolo goliardico che nasconde molte altre “magagne”. I consiglieri di minoranza scrivono, denunciano, urlano. Ma pare che neanche gli organi preposti al controllo degli enti locali, come il prefetto di Catanzaro o la Corte dei Conti, sentano la necessità di intervenire. Lui è Pietro Raimondo, riconfermato sindaco nelle elezioni comunali di Zagarise dello scorso mese di giugno. Ma vanta una presenza in politica che ha già raggiunto 10 anni di attività. Assessore, vicesindaco, sindaco. La sua carriera è stata sempre in ascesa.

Come ogni anno è la sorella, Ginevra, ad essere riconfermata cuoca alla mensa scolastica. “Attività blindata”, interrogano i consiglieri di opposizione. “A Zagarise ci sono diversi ragazzi che hanno il diploma di cuoco e vorrebbero avere una chance lavorativa”, hanno chiesto. Nessuna risposta.
 
Un’auto del Comune non è di ultima generazione. E’ una vecchia Fiat Panda. Eppure, sembra che vada bene per alcune faccende “private”, per scopi non proprio istituzionali. Il reato è quello di peculato: quando un incaricato di pubblico servizio si appropria di un bene altrui. Gli esponenti del Pd hanno presentato una denuncia al prefetto, avvertito il silenzio del sindaco. Ma neanche il rappresentante del Governo nella provincia ha risposto.
 
Zagarise è un paese della Presila catanzarese. E’ molto piovoso d’inverno. Le tettoie diventano indispensabili. E così il parroco, recentemente, ha pensato di sistemarne una alla porta d’ingresso della sacrestia. Don Egidio, però, non aveva richiesto ufficialmente l’autorizzazione o la Dia, dichiarazione di inizio attività, al Comune. Successiva ordinanza di demolizione, quindi, da parte del primo cittadino. Non è una scena del film Don Camillo e Peppone. Ma semplicemente “non soddisfaceva il suo senso estetico”, riferisce chi lo conosce bene.

Contestualmente l’autorità di governo locale congiungeva due balconi del suo studio legale senza il relativo parere dell’ufficio tecnico. Ma lui è lui, il sindaco. Chi meglio di lui sa quale è l’interesse pubblico? Nessuno. E, infatti, pare che anche alcuni suoi sostenitori abbiano sentito il bisogno di costruire delle pensiline per riparare l’entrata di casa propria dalle piogge. Senza ricevere, come volevasi dimostrare, alcuna rimostranza da chicchessia.
 
Durante l’ultima campagna elettorale delle brochure, che sponsorizzavano la riconferma dell’avvocato sulla poltrona più alta dell’Ente, recavano la scritta: "a cura de l’Amministrazione comunale”. Doverosa interrogazione dell’opposizione, e contestuale silenzio di Mister Universo, o meglio del sindaco per pochi.
 
Silenzio anche sul depuratore non funzionante del Comune. E parallelo invio degli oneri di decantazione delle acque a tutti i cittadini, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale, numero 335 del 10/10/2008, abbia messo una pietra miliare sopra l’ingarbugliata materia: “il canone non è dovuto quando la depurazione non è effettivamente eseguita, come nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.
 
Silenzio anche sugli affitti dei locali del Comune. Sono almeno 10 anni che alcuni cittadini beneficiano dell’occupazione. Ma sono senza contratto. Cioè il Comune si è limitato a “invitare i beneficiari”, così ha scritto il responsabile dell’ufficio tecnico, Giuseppe Agosto, il 17 luglio 2009 ai consiglieri comunali di minoranza che avevano fatto esplicita richiesta. Saranno del suo stesso partito? Lecito chiederselo. Come è lecito domandarsi come mai i locali “amici” del sindaco possano liberamente godere di spazi esterni. Off limits, invece, per chi non lo ha votato. Due pesi e due misure.
 
È sempre a disposizione di pochi elett(or)i una struttura, costruita mentre era sindaco il suo predecessore vicino al campo di calcio. Mai collaudata. Non certificata ai fini della sicurezza. Manca tutto, insomma, al suo interno. Eppure va bene per i veglioni e per alcuni fortunati compleanni.
 
Zagarise è di scena un Mister Universo per tutti. E un sindaco per pochi. Ancora per altri 5 anni.

La freccia indica il tratto di balcone dello studio legale "Pietro Raimondo" che non sarebbe stato autorizzato


La struttura mai collaudata, ma impegnata per veglioni e compleanni

Leggi l'articolo completo e i commenti