Silvia Romano: lo Stato è per tutti

par Domenico Marino
giovedì 14 maggio 2020

Il rientro di Silvia Romano ha scatenato l’ardore nazionalistico di tanti che hanno scovato la magagna governativa tesa all’ennesimo spreco di denaro pubblico.

 I super informati conoscono addirittura l’entità di questo pagamento e anche il modo in cui quei soldi saranno spesi. Poco contano le smentite del ministro. Il pagamento è stato fatto. È sicuro! E ci compreranno le armi con cui faranno saltare le chiese. È sicuro! E per chi avremmo speso questi soldi? Per una che è andata a spasso per il mondo, a fare la “splendida” con queste ONG che chi sa quali e quanti interessi hanno. È sicuro!

Attenzione! perché queste affermazioni vengono da informatissimi personaggi, facilmente riconoscibili su qualunque piattaforma social, che in tempi ordinari urlano col carattere più maiuscolo che riescono a trovare sulle proprie tastiere, per denunciare l’assenza dello Stato, per ricordare tutti i doveri delle autorità, per evidenziare quanto lo Stato se ne freghi dei suoi cittadini, ecc. ecc. ecc.

Mi si consenta una citazione:

“La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.


In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva”.

Questo è l’articolo 13 della nostra Costituzione. Quella a cui i nostri informatissimi cittadini detrattori dei nostri governanti fanno riferimento quando devono criticare l’attività dello Stato. Qualunque sia il colore del governo, sia chiaro! Sì, perché questi fenomeni sono sempre presenti, qualunque sia il colore politico del governo.

Ma è possibile che non ci si riesca a concentrare sulla persona? Ad avere un minimo di empatia? Ma si riesce solo ad immaginare quanto possa essere doloroso essere prigioniero di qualcuno? E lo stato d'animo di chi sa di essere nelle grinfie di spietati assassini che per i propri ideali non hanno alcuna esitazione a tagliare una testa? Ma chi scrive queste emerite sciocchezze ha provato, anche solo per un momento, ad immaginarsi in una situazione del genere? O ad immaginare un proprio figlio? Ma perché questa foga non viene usata per denunciare un camorrista che chiede il pizzo, un pusher che spaccia o, visto che sta tanto a cuore l'economia nazionale, un evasore di tasse? 

Una delle blaterazioni più frequenti è quella in cui si precisa che, in fondo, non stava facendo niente di utile per la nazione. Bene! Vorrà dire che, per lo stesso principio, non soccorriamo più chi rimane bloccato in mezzo al mare con la propria barca o chi si smarrisce durante un’escursione in montagna, non mandiamo l’ambulanza a chi si fa male, almeno che non si appuri che si sia fatto male mentre svolgeva attività utili alla collettività, non mandiamo i Carabinieri a chi viene scippato mentre fa shopping, e così via.

Si è detto e ridetto che questa pandemia ci avrebbe reso migliori. Chi sa cosa sarebbe successo se ci avesse reso peggiori. 

 Sarò presuntuoso ma sono sempre più convinto che il suffragio universale sia da rivedere.


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