Sigaretta elettronica: un veleno a buon mercato?

par Martina D’avalos
mercoledì 26 marzo 2014

Lo scorso 23 marzo, il New York Times ha pubblicato uno studio sugli effetti della "e-cigarette", un prodotto che ha da tempo conquistato il mercato nazionale e internazionale, diventando oggetto di numerose polemiche.

Infatti, i liquidi utilizzati nella sigaretta elettronica non sono altro che nicotina, nella più pericolosa e potente forma, estratta dal tabacco e mischiata a fragranze e sostanze chimiche. Le neurotossine contenute in questi liquidi sono talmente pericolose che anche una minima quantità a contatto con il nostro corpo può provocare vomito e cunvulsioni, ma potrebbe persino essere letale.

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Nell'articolo pubblicato dal New York Times si legge:

"I dati sui potenziali rischi della sigaretta elettronica stanno venendo a galla. I tossicologi avvertono che gli 'e-liquids' costituiscono un significativo rischio per la salute pubblica, in particolar modo per i bambini, che potrebbero essere indotti a ingoiarli poiché invogliati dai colori sgargianti dei flaconi o da fragranze invitanti come ciliegia, cioccolato o gomma da masticare".

"La questione non è sapere se un bambino può avvelenarsi assumendo queste sostanze; la questione è quando succederà", afferma Lee Carntrell, direttore della California Poison Control System di San Diego.

E i casi di avvelenamento dovuti all'assunzione o al contatto con i liquidi delle "e-cigarettes" sembrano aumentare. Secondo i dati raccolti dal National Poison Data System: nel 2013 contano più di 1300 casi di avvelenamento, un numero impressionante, che corrisponde al 300% in più dei casi registrati nel 2012. Infatti, in termini di avvelenamento, questi liquidi hanno effetti molto più rapidi rispetto all'ingestione di tabacco, poichè sono assorbiti molto più velocemente dal nostro organismo.

La cattiva notizia è che al momento non esistono studi che provino in maniera definitiva quali siano gli effetti a lungo termine dell'inalazione dei vapori prodotti dalla sigaretta elettronica; inoltre non è stato ancora dimostrato che la "e-cigarette" funzioni meglio delle gomme o dei cerotti alla nicotina usati da chi vuole smettere di fumare.

Inoltre la situazione a livello regolamentare è al momento piuttosto complessa, e ogni paese adotta una propria legislazione in proposito. In America, dove solo quest'anno sono stati venduti quasi due millioni di litri di "e-liquids", la Food and Drug Administation, ovvero l'ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmacetici, non ha ancora preso delle misure definitve.

Intanto i pareri dei tossicologi e dei professori di farmacologia statunitensi sembrano convergere in un'unica direzione, sottolineando il rischio che si corre venendo a contatto diretto con questi prodotti. Il Dr. Neal L. Benowitz, professore all'University of California afferma: "Maneggiare questi liquidi senza le dovute precauzioni, come ad esempio dei guanti, rappresenta un serio rischio per la salute".

La maggior parte degli "e-liquids" presenti sul mercato contiene una percentuale di nicotina che oscilla tra 1.8 e il 2.4%, ovvero una quantità che può provocare disturbi dell'organismo ma che difficilmente uccide. Ma molti siti online propongono liquidi che contengono fino a quattro volte questa percentuale.

 

 

 


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